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martedì 26 aprile 2011

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PORTAL 2 - La recensione


Scrivere la recensione di un titolo come Portal 2 è fin troppo facile perchè ci troviamo di fronte a uno dei titoli che con molte probabilità si contenderà la palma di miglior gioco del 2011.
Ma andiamo con ordine: Portal 2 è il seguito di uno dei gioiellini contenuti nell’Orange Box di Valve, assieme a titoli del calibro di Half-Life e Team Fortress.
Portal era un gioco dalle meccaniche semplicissime in cui si aveva a disposizione solamente una pistola che ci permetteva di creare portali di 2 colori diversi che costituivano “ingresso” e “uscita” e lo scopo del gioco era semplicemente riuscire a raggiungere l’uscita delle stanze test che progressivamente si andavano ad affrontare. Le meccaniche di gioco ed il level design che ne scaturivano riuscivano a creare degli enigmi che nei livelli più avanzati riuscivano a diventare complessi, cervellotici e garantivano un alto tasso di sfida ed una discreta soddisfazione nel portarli a termine. L’unico difetto era la scarsa longevità, forse dovuta al fatto che il titolo fosse inserito in un pacchetto contenente anche altri titoli e non aveva forse ricevuto la cura che meritava.

  Con Portal 2 Valve ha colmato questa lacuna confezionando il tanto atteso seguito, dedicandogli stavolta tutte le attenzioni che il titolo originario avrebbe meritato.
Come nel titolo precedente ci troveremo a dover superare una serie di stanze test dalla difficoltà crescente che dovremo superare solamente grazie alla pistola spara portali di cui sopra. Ai portali si affiancheranno, dalla seconda parte del gioco in poi, degli speciali gel, ognuno dei quali ci donerà delle temporanee capacità supplementari, mentre nell’ultima parte si aggiungeranno anche dei tunnel di energia tramite i quali si potrà letteralmente “volare” all’interno degli stage. Tutte queste meccaniche espandono notevolmente il concetto alla base del primo Portal regalandoci degli stage in cui dovremo utilizzare tutti gli strumenti a nostra disposizione per raggiungere l’uscita. Si prova comunque una certa soddisfazione nel superare alcuni stage particolarmente difficoltosi e cervellotici. Una volta terminata la fase single player dell’avventura, la graditissima sorpresa è garantita da tutta una serie di stanze da affrontare in modalità cooperativa assieme ad un’altro personaggio dotato anch’egli della sua pistola spara portali. Anche in questo caso le meccaniche del gioco si complicano ulteriormente dal momento che i livelli sono studiati per gestire 4 portali contemporaneamente e garantiranno un livello di sfida anche per i giocatori più esperti. 

  Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche del titolo, la grafica fa il suo dovere senza far gridare al miracolo, a parte qualche effetto di illuminazione particolarmente degno di nota. L’accompagnamento musicale è formato dalle musiche rilassanti di ogni stanza e da alcuni temi che sottolineano le fasi più concitate dell’avventura: meritano sicuramente di essere menzionate le voci dei personaggi, che sono ben recitate e fanno in modo di farci ulteriormente appassionare al nostro personaggio ed ai comprimari. 

Tirando le somme, ci troviamo di fronte ad uno dei migliori giochi usciti nel 2011: le meccaniche collaudate ed il level design praticamente perfetto in moltissimi dei livelli lo fà elevare senza troppi problemi al di sopra della massa e fa tornare alla memoria vecchi titoli del passato di cui al giorno d’oggi si sente troppo spesso la mancanza.

Capolavoro.    93/100 

Recensione e commento di Jux





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