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sabato 7 luglio 2012

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Spec Ops: The Line(PC/PS3/XBOX360) - La nostra recensione


Il tutto inizia con un flash forward, in cui siamo preda di un estenuante inseguimento in elicottero tra i grattacieli di una modernissima città....quando questa sequenza termina inizia la nostra avventura vera e propria, e il tempo ci riporta a due settimane prima...Noi siamo il Capitano Walker a capo della Squadra Delta, con ai nostri ordini il Tenente Adams e il Sergente Lugo. Il nostro compito è quello di ritrovare il 33esimo fanteria dell'esercito americano disperso a Dubai. Proprio la più bella e moderna città degli Emirati Arabi è stata sconvolta da una serie di tremende tempeste di sabbia che l'hanno quasi totalmente distrutta e ucciso la maggior parte della popolazione che la abitava. Il Colonnello Konrad, a capo del 33esimo fanteria, si era occupato di fare evacuare gli ultimi abitanti della città, ma qualcosa doveva essere andato storto e l'intero contingente era dato per disperso, sino a quando un misterioso segnale radio proveniente dal centro di Dubai non ha riacceso la speranza di ritrovare qualcuno in vita e così siamo stati inviati a indagare(il gioco è ispirato dal racconto Heart of Darkness di Joseph Conrad).

Dal punto di vista della realizzazione tecnica la prima cosa che risalta del gioco è l'ottima riproduzione delle architetture mozzafiato della megalopoli degli Emirati Arabi, di tanto in tanto difatti rimarremo veramente affascinati dall'accuratezza dei particolari degli interni o dai fantastici panorami visibili durante la nostra avventura, peccato però che le animazioni dei personaggi e dei nemici(penalizzati anche da una intelligenza artificiale appena sufficente) sfruttino l'ormai troppo inflazionato Unreal Engine che le rende a tratti macchinose, e non all'altezza di tante produzioni recenti. Questo problema è un po' meno visibile nel single player, mentre è ben più accentuato nel multiplayer competitivo del gioco, modalità sinceramente che lascia il tempo che trova, e che poteva benissimo essere omessa, ci può spingere a giocarla solo un po' di curiosità per armi e abilità sbloccabili, ma tutto questo desiderio di scoperta svanisce ben presto a causa della quasi totale assenza di divertimento.

La colonna sonora che ci accompagnerà durante le ricerche del Colonnello Konrad è di prim'ordine(io con tutta sincerità difficilmente ricordo una OST tanto ben realizzata) con pezzi come Hush dei Deep Purple o The First Vietnamese War dei Black Angels che calzeranno a pennello con i vari momenti di gioco in cui verranno riprodotti. 

Il gioco scorre piacevole ed è accessibile a tutti vista la non eccessiva difficoltà(a livello medio la durata della campagna single player si attesta intorno alle sette ore o poco più), la caratterizzazione dei personaggi è molto buona e alterna battute divertenti e schockanti a seconda dei momenti. Sicuramente uno degli intenti di Yager, il team di sviluppo del gioco, era quello di creare uno sparatutto in terza persona con risvolti psicologici sulle atrocità della guerra tramite la creazione di momenti di epica crudeltà(come la scena degli impiccati), ma sinceramente il risultato non è stato sempre centrato del tutto. Interessante è anche il fatto di poter dare comandi da eseguire ai nostri compagni durante la battaglia, come per esempio il fuoco di soppressione, che risulteranno vitali in alcune fasi di gioco.

In conclusione raccomando l'acquisto di Spec Ops: The Line a tutti gli amanti  dei third-person shooter perchè è una produzione valida, penalizzata solo da un motore grafico, per quanto riguarda le animazioni, un po' datato, ma che non mancherà di divertire grazie alla sua ottima giocabilità(e rispetto agli altri titoli del genere usciti ultimamente, segnalo la mancanza della continua interruzione tramite cut-scene nel tentativo di rendere il titolo 'per forza spettacolare') e storia avvincente. Che aspettate? Le rovine di Dubai vi aspettano!

VOTO: 7,5/10


 
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