Visualizzazione post con etichetta videorecensione. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta videorecensione. Mostra tutti i post
lunedì 8 ottobre 2012
venerdì 3 agosto 2012
DEADLIGHT (XBLA): [Aggiornata] La nostra videorecensione
La summer of arcade continua con un titolo attesissimo da tutti gli appassionati di platform e zombie. Dopo averlo provato, nessuno di loro potrà dirsi insoddisfatto.
Deadlight ci catapulta in una Seattle post-apocalittica datata 1986, dove un'epidemia ha trasformato tutta la popolazione in ombre assetate di carne umana. Noi interpreteremo Randall Wayne, uno dei pochi sopravvissuti all'epidemia, che durante la ricerca della propria famiglia è costretto suo malgrado a dividersi dal gruppo di cui faceva parte e a continuare da solo le proprie peregrinazioni, con tutte le difficoltà del caso. La storia viene raccontata tramite schermate statiche che potrebbero essere paragonate alle tavole di un fumetto, dipinte a pastello e dai toni scuri decisamente azzeccati, molto simili alle pagine di The Walking Dead, opera da cui il titolo trae largamente e palesemente ispirazione.

Le meccaniche di gioco di Deadlight non offrono quindi nulla di nuovo al giocatore, ma alcune sue peculiarità lo rendono uno dei migliori live arcade dell'anno: innanzitutto la direzione artistica è di primissimo livello: la grafica,curata fin nei minimi dettagli, rende perfettamente l'idea di un mondo ormai allo sbando ed in decadimento. Gli eventi scriptati che ci accompagnano lungo tutta la durata dell'avventura ed alcune chicche stilistiche come il controluce tramite il quale viene sempre mostrato il protagonista non fanno che rafforzare questa idea. Da questo punto di vista, Deadlight ricorda moltissimo Limbo, che non muoveva centinaia di migliaia di poligoni, ma riusciva a calare perfettamente il giocatore nell'atmosfera voluta dagli sviluppatori.
Altro punto di forza è la caratterizzazione psicologica del protagonista Randall Wayne, resa con intelligenti stratagemmi quali la sua voce fuori campo, che ci rende partecipi dei suoi pensieri o alcuni suoi flashback e sogni che rafforzano il legame tra giocatore e protagonista spingendoci ad aiutarlo nella disperata ricerca della sua famiglia. Anche i comprimari, per quanto siano spesso semplicemente di passaggio hanno una caratterizzazione molto forte. Basti pensare al "ratto", che a un certo punto della narrazione ci mostrerà la sua "dimora".
La nota dolente della produzione di Tequila Works, risiede nella longevità. Il titolo può essere infatti portato a termine in 3/4 ore e gli stimoli a rigiocarlo non solo moltissimi, dal momento che oltre ai 3 mini giochi che saranno resi disponibili col procedere dell'avventura, i collezionabili, come le pagine del diario di Randall o le carte d'identità di alcuni degli abitanti di Seattle si riescono a raccogliere abbastanza agevolmente già al primo giro, perciò i 1200 microsoft point richiesti per il download del titolo per alcuni potrebbero sembrare decisamente troppi.
Per tutti gli amanti di platform 2D, zombie, ed in generale per tutti coloro che vogliono vivere un'avventura dal forte feeling cinematografico il titolo, però, è caldamente consigliato.
Voto: 8/10