Una giornata afosa come tante altre, ma di tutt'altro genere vista la mia veste quest'oggi, mercoledì 4 luglio ore 11:30, non è un caso che abbiano scelto la data del giorno d’indipendenza visto che il nostro Connor Kenway, è un nativo americano, e si troverà a dover mettere mano proprio nel conflitto che ha generato gli attuali Stati Uniti d'America!!
Mai avrei pensato che un giorno avrei potuto commentare l'uscita di un videogioco e catalogarlo come capolavoro al di fuori della solita cerchia, sempre più ampia senz'ombra di dubbio, ma pur sempre una piccola parte in relazione al pubblico che questo evento intende coinvolgere nei vari centri d’Italia.
Anche perché l’arte non è PEGI 18+!!
E' così cari videogiocatori!!!Per cui potete partire con le famiglie al completo!! Infatti il progetto mette sotto la lente d'ingrandimento la sola arte, lasciando gli omicidi dietro le quinte, e lo fà attraverso questo Art Book, edito da Skira, che rende omaggio ai capolavori di cui i disegnatori Ubisoft si sono resi artefici, stiamo parlando di tavole ritraenti le nostre più belle meraviglie italiane in maniera pressoché maniacale e perfetta, e allo stesso tempo arricchita di quegli effetti che fanno parte oramai di questa nuova forma di arte contemporanea, e che rendono il tutto, molto più accattivante.
Ed infatti quest’oggi oltre che di un videogioco parleremo di arte, e di come quest’ultima è entrata a farne inconsapevolmente e silenziosamente parte, per poi essere smascherata dalla critica e classificata come una sorta di nuova evoluzione dell'arte stessa..la Game Art.
Non poteva mancare una squadra di tutto rispetto per questa presentazione, e vari media tra cui la Rai, così troviamo ad illustrarci come sia possibile e dimostrabile il tutto niente di meno che il direttore del marketing Ubisoft Alberto Coco, che spiega a grandi linee il fenomeno Assassin's Creed, ricordando proprio il lancio, che da lui fu diretto, e di come regnasse in lui un sentimento di pessimismo e di grande difficoltà, proprio perchè segnò una svolta significativa e appariva come un titolo ostico da lanciare sul mercato, ma il numero di copie vendute dimostra invece come oltre 38 milioni di videogiocatori la pensavano e tuttora la pensano diversamente.
In questa presentazione si parlerà di arte unita alla storia, e i numeri non contano nell'arte, così dopo aver dato il suo contribuito ci presenta il team cui ha seguito e dato le sue indicazioni, che poi è veramente la vera vena portante di questo progetto artistico denominato Art (R)evolution, ed è composto dalla famosa critica d’arte Debora Ferrari, la quale è la curatrice del progetto, e dallo storico e scrittore Luca Traini, in programma numerose tappe in molte città dello stivale con mostre fotografiche e molto altro.
Prende poi subito la parola il prof Traini, che inizia a spiegarci come questa serie, piena zeppa di riferimenti storici e artistici, si trasforma a tutti gli effetti in una forma di arte vera e propria, che tende a porre una lente d’ingrandimento proprio sull’arte italiana, passando da Dante Alighieri fino ad arrivare a Niccolò Macchiavelli, e proprio su questo aspetto, che rivitalizza e rispolvera i nostri più grandi capolavori storici, che vuole sottolineare come nella sua carriera di insegnante avrebbe senz’altro impiegato questa serie nell’insegnamento scolastico, come non non provare una sorta di delusione per non averlo avuto come professore?
A spiegarci come venga spontaneo gridare al capolavoro, grazie anche al migliorarsi dei vari motori grafici, ma questo aspetto non lo espongono, è la sopra citata D.ssa Ferrari, la critica d’arte, che non si pone certo problemi a definire questi sviluppatori, dopo averli visti lavorare, come dei veri e propri artisti contemporanei che attraverso un nuovo medium, come poteva essere il cinema cento anni fa, riescono ad elaborare delle immagini incredibilmente artistiche, come può esserlo la Gioconda di Leonardo o l'urlo di Munch, eh già perché qui stiamo parlando di pitture, digitali si intende, ma pur sempre eseguite da una mano umana, che fondono squarci di storia alla tecnologia per mettere poi tutto al servizio del long game vero e proprio, e così Ubisoft, forte dell’impatto esaltante con la critica ha accettato di dare il via, finanziando ovviamente, un progetto parallelo molto più artistico e meno ludico.
Il Caffè Letterario di via Ostiense fa da cornice veramente in modo molto elegante a quello che, secondo me, sarà l’inizio di tante varie altre presentazioni di questo carattere “artistico”
Il Caffè Letterario di via Ostiense fa da cornice veramente in modo molto elegante a quello che, secondo me, sarà l’inizio di tante varie altre presentazioni di questo carattere “artistico”
Di seguito per chi volesse rivedersi l'intero evento ecco il link:
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