Blogger Widgets

giovedì 25 ottobre 2012

Home » , , , , » ViGaMus: inaugurato il primo museo italiano dedicato ai Videogiochi

ViGaMus: inaugurato il primo museo italiano dedicato ai Videogiochi

Marco Accordi Rickards è uno dei principali fautori italiani della cultura del Videogioco, non più inteso come medium di intrattenimento leggero ma come forma d'arte interattiva in continua evoluzione. La sua carriera comincia come critico videoludico, ma si trova successivamente a dirigere Game Pro, versione italiana di EDGE ( considerata dai più come la più autorevole testata videoludica internazionale) e, successivamente Game Republic. Ma è ovvio che la crociata per promuovere la dignità sociale e culturale del Videogioco come medium adulto e maturo non poteva fermarsi alle riviste cartacee. Ecco cosi che dal 2008 Marco presiede AIOMI (Associazione Opere Multimediali e Interattive - Movimento per la Cultira del Videogioco) ed oggi, nel 2012, si trova ad essere tra i fondatori del primo museo italiano dedicato alla nostra passione di sempre.


L'occasione dell'inaugurazione era troppo ghiotta e noi di Videogiocare non ce la siamo fatta sfuggire. Sveglia di buon'ora Sabato mattina e partenza in direzione Roma dove, in Via Sabotino 4, sono state allestite le sale espositive. Al nostro arrivo alle 11 circa, la coda di persone che diligentemente attendeva il proprio turno per entrare era formata da diverse decine di unità (a fine giornata si conteranno più di mille e seicento visitatori: davvero non male!!). Con curiosità ho scrutato coloro che erano in fila con me, notando che l'età media era piuttosto alta, diciamo sulla trentina o più, ma erano presenti anche moltissime "giovani leve" e, cosa ancor più bella, diversi padri accompagnati dai figli coi quali condividono questa passione. Ritengo che gli organizzatori durante l'allestimento avessero ben chiari in mente i diversi target di eventuali visitatori e ciò che hanno preparato riesce, a mio modesto parere, ad accontentare un pò tutti. Sia gli over 30 come me, che, guardando ogni teca avranno un tuffo al cuore e saranno pervasi da una valanga di ricordi, dato che la maggior parte di noi con quegli oggetti ha trascorso tantissime giornate della propria infanzia. Chi invece è più giovane, nonostante abbia con ogni probabilità giocato molti dei giochi delle vecchie console tramite riedizioni o emulatori, non ha mai potuto ammirare i vecchi hardware, così diversi da quelli attuali e questa per loro si presenta come un'occasione irripetibile. 

Il percorso cronologico che è stato intrapreso per l'esposizione ci dà modo di ammirare praticamente tutte le console (ma anche parecchi giochi elettronici, come il famosissimo Simon ed i Game & Watch Nintendo) uscite sul mercato, partendo dagli albori con i vari Colecovision, Intellivision, Atari 2600/7200, Amiga 500, fino a quelle attualmente presenti sul mercato, passando per tutto ciò che c'è stato nel mezzo, come i gloriosi e sottovalutati Sega Dreamcast e Gamecube Nintendo. Sulle pareti trovano invece spazio le descrizioni delle machine, ma anche numerosi aneddoti ed episodi "storici", nonchè mini-biografie di alcuni dei personaggi che hanno contribuito in maniera determinante a fare la storia del medium. Ovviamente, assieme alle macchine trovano spazio numerosissimi software un pò per tutti i sistemi e anche alcune delle periferiche più diffuse (una fra tutte la mitica Zapper che praticamente chiunque abbia più di 30 anni ha utilizzato in Duck Hunt per NES). Alcune serie di titoli hanno invece un posto tutto loro in piccole teche dedicate: ovviamente i giochi di Super Mario, Zelda e altri titoli del grande Shigeru Miyamoto oppure della serie Metal Gear Solid, assieme ad altri titoli di Hideo Kojima (come la saga di Zone Of The Enders) non potevano che meritare un posto d'onore all'interno della mostra, assieme ai titoli più famosi sviluppati da Peter Molineux e quelli della saga di Resident Evil, vere e proprie icone del nostro tempo.

Nascosta all'interno del museo è stata ricostruita anche una piccola sala giochi, come quelle tanto diffuse anni fa ma che adesso si contano letteralmente sulle dita di una mano soppiantate dalle sempre più numerose sale Slot e Video Poker. All'interno sono presenti flipper ed altri cabinati dell'epoca: direi che all'interno dell'operazione nostalgia anche questa piccola chicca funziona benissimo.
Non mancano un paio di titoli "moderni" in prova, come l'imminente WRC 3 ed il bellissimo Rocksmith, protagonista di un torneo svoltosi nel primo pomeriggio con tanto di copia del gioco in regalo per il vincitore.

Dato che il Videogioco è una cosa seria, il ViGaMus è anche la sede dell'IVDC, dove per tre giorni si sono susseguiti gli interventi di personalità di spicco dell'industria, sia italiani che stranieri. Non possiamo citare il mitico Dino Dini, creatore di Kick Off e Matteo Bittanti, presenza eterea dati i suoi tantissimi impegni negli States, indimenticata penna della storica Game Power (e non solo), una delle migliori pubblicazioni in ambito videoludico di sempre in Italia. Ripartiamo per il (lungo) viaggio di ritorno soddisfatti per il carrellata di ricordi che abbiamo avuto la possibilità di rivivere e certi che questo allestimento sarà solamente l'inizio di un progetto destinato a svilupparsi e a crescere nel tempo. Potete ammirare tutte le foto che abbiamo scattato durante la nostra visita direttamente a QUESTO link; mentre cliccando QUI potrete raggiungere il sito internet ufficiale di ViGaMus, mentre QUI potrete raggiungere il sito ufficiale dell'IVDC. Buona lettura!!  


Share this games :

0 commenti:

Posta un commento