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domenica 28 ottobre 2012

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NBA 2K13 (PC/PS3/XBOX360) - La nostra Recensione

Chi, come il sottoscritto, è cresciuto tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90 non ha potuto non imbatterei almeno una volta in qualche partita di basket NBA, spesso rimanendone irrimediabilmente folgorato, data l'incredibile qualità e spettacolarità delle gesta di quei giocatori, che sono poi diventate icone di questo sport. La presenza di Sua Altezza Michael Jordan è stata fondamentale poiché con ogni probabilità moltissime persone si sono avvicinate ed appassionate a questo sport proprio grazie a lui. Dopo il suo ritiro, non c'è stato probabilmente chi sia riuscito a sostituirlo nè a livello tecnico nè nel cuore degli appassionati, a parte forse Kobe Bryant e, negli ultimi anni, Le Bron James, che proprio nel 2012 è riuscito a portare a casa il suo primo anello, ma il basket NBA è rimasto comunque uno sport amatissimo guadagnando negli anni milioni di appassionati.



Ciò che è invece rimasto immutato da quel periodo ad oggi sono l'incredibile atletismo dei giocatori e l'incredibile spettacolarità di ciò che realizzano sul campo. Queste caratteristiche rendono il basket perfetto per essere trasformato in un videogioco e la serie NBA 2K ha letteralmente spazzato via qualsiasi avversario tanto da diventare praticamente l'unica simulazione cestistica degna di nota sul mercato. La particolarità della versione 2013 risiede nel fatto che è stata interamente prodotta dalla star della musica hip-hop Jay Z. E si vede. Non appena inserito il disco di gioco (noi abbiamo provato la versione per 360), parte una spettacolare intro che alterna immagini realizzate col motore di gioco con parti Live della star. Il montaggio è frenetico ed elettrizzante e la voglia di scendere in campo sale a livelli vertiginosi. Prima di farlo dovremo creare da zero il nostro giocatore, che ci accompagnerà in molte delle modalità di gioco (potremo anche decidere di condividere sui principali Social Network e su YouTube le nostre gesta). A questo punto siamo pronti per partire e decidiamo di ammirare una partita interamente giocata dalla CPU. Beh, sembra di assistere in tutto e per tutto ad una partita vera: il pubblico è molto ben definito: chiassoso, coloratissimo e sottolinea splendidamente ogni fase di gioco; il commento audio (con tanto di interventi da bordo campo) è realizzato in maniera sopraffina: i cronisti sono infatti molto professionali, snocciolano statistiche, dati e curiosità come se piovesse, ma si lasciano andare all'esaltazione quando vengono realizzate Slam Dunk o tiri particolarmente difficili. Ovviamente questo livello viene raggiunto anche grazie ad una grafica di altissimo livello: i modelli poligonali dei giocatori (di tutti i giocatori) rasentano la perfezione,  arrivando a riprodurne, oltre alle movenze reali, perfino i loro innumerevoli tatuaggi. Il loro comportamento in campo è assolutamente intelligente e coerente con quello che sta accadendo attorno a loro. Insomma, tutto concorre a darci la sensazione di assistere ad un vero match in TV, compresi i replay delle azioni salienti nei momenti di pausa e post-partita e l'ingresso in campo delle squadre, che cambia a seconda dell'importanza del match.

Finalmente scendiamo in prima persona sul parquet e valutiamo le innovazioni introdotte a livello di Gameplay in 2K13. Selezioniamo la modalità Associazione e la franchigia dei Chicago Bulls. All'inizio ci verrà data la possibilità di scegliere quali e quanti aspetti della squadra gestire autonomamente e quali invece lasciare alla CPU. Questi ricoprono qualsiasi situazione venga a createsi durante la stagione: si va dalle rotazioni nelle sostituzioni fino alla delicata scelta nei Draft, dove dovremo scegliere i migliori giovani che escono dalle università, oltre alla gestione dei rapporti con la stampa ed al mercato vero e proprio. Insomma, chi avrà voglia di giocarci per un anno intero già con questa modalità avrà il suo bel da fare. Nonostante la nostra franchigia sia tra le più forti dell'NBA ed il nostro avversario sulla carta piuttosto abbordabile, ci scontriamo immediatamente contro la notevole difficoltà del titolo, che per i neofiti sarà un duro scoglio da superare. Imparare le azioni base ci servirà all'inizio per poter "sopravvivere" contro avversari che al nostro minimo errore ci puniranno sistematicamente. Per vincere le partite, specie all'inizio, occorrerà una buona dose di concentrazione. Chi a a questa aggiungerà tanta pazienza e un sacco di pratica, a partire dalla completissima modalità allenamento che ci accompagna passo passo attraverso tutti i movimenti performabili nel gioco, potrà invece ottenere grandissime soddisfazioni. Esattamente come i suoi predecessori, quindi, anche NBA 2K13 non fa sconti, richiedendo una grandissima dedizione e tantissimo tempo da dedicarci. Tornati in campo dopo qualche sessione di allenamento, ci accorgeremo però che le cose cominceranno ad andare nettamente meglio ed è proprio lì che inizierà il divertimento, visto che ci ritroveremo ad eseguire azioni sempre più spettacolari sfruttando questa volta a nostro favore ogni minimo errore o tentennamento degli avversari.

La cosa davvero incredibile è che saremo appena all'inizio: la modalità Associazione è davvero corposa, ma costituisce una parte infinitesimale del titolo, visto che ci sono altre modalità su cui potremo concentrarci. Innanzitutto la stessa Associazione è giocabile anche online, così come la modalità La Mia Squadra, dove dovremo costruire un team praticamente da zero ed affrontare online avversari sempre più forti. C'è poi la modalità NBA Blacktop che ci consente di giocare sui playground metropolitani partite che possono essere affrontate 1vs1, 2vs2 a salire. I giocatori più rappresentativi non saranno immediatamente disponibili e dovremo sudare anche in questo caso le canoniche sette camicie per guadagnarceli. Oppure ancora la modalità La Creazione di una Leggenda, dove potremo prendere uno qualsiasi dei giocatori presenti nei Roster delle squadre NBA e seguirlo in tutta la sua carriera. Quest'ultima modalità e simile in tutto e per tutto all'altro piatto forte di 2K13: vale a dire la modalità La Mia Carriera, dove potremo utilizzare il giocatore che abbiamo creato all'inizio e portarlo ad essere tra le stelle più brillanti del firmamento NBA. L'impresa (ovviamente ardua) partirà dalle partite dove dovremo metterci in luce per farci scegliere da una delle franchigie, guadagnarci minuti sul campo con le nostre prestazioni, partendo ovviamente dalla panchina, facendo nel contempo crescere l'affiatamento coi nostri compagni di squadra oltre all'amore dei fans e dei tifosi nei nostri confronti. A volte il sistema di valutazione è purtroppo troppo punitivo, dato che ogni minimo errore viene giudicato in una perdita consistente di punteggio guadagnato invece con molta fatica grazie ad azioni "positive". Tutto ciò che faremo nel gioco ci consentirà di guadagnare della "Virtual Currency" con la quale potremo migliorare tutti gli aspetti del nostro player sia per quanto riguarda le caratteristiche sul campo che fuori, come i vestiti che indosserà per le conferenze stampa o quelli che indosserà prima dei match, oltre ad iniziative che gli permetteranno di guadagnare popolarità oppure ancora caratteristiche che modificheranno certi comportamenti della squadra. Fortunatamente la Virtual Currency può essere guadagnata giocando anche sulle altre modalità, stimolando quindi il giocatore a provarle e ad "affezionarsi" a tutte oltre che a creare un forte legame col proprio giocatore virtuale. Si, questa modalità è decisamente una droga: vi terrà incollati allo schermo per un numero infinito di ore!

La cura riposta per ogni minimo dettaglio è davvero maniacale: finalmente la navigazione all'interno dei menù è stata nettamente snellita e ci permette di trovare con molta più facilità ciò che cerchiamo; come dicevo in apertura la produzione esecutiva di Jay Z ha portato ad una selezione musicale davvero eccezionale (per coloro a cui piace il genere) che sottolineerà ogni momento del gioco. Oppure ancora l'inserimento di squadre storiche che faranno scendere la lacrimuccia ai giocatori con qualche anno di più sul groppone, come ad esempio i Chicago Bulls del doppio three-peat o l'originale Dream Team del 1992 oppure ancora quello delle Olimpiadi di quest'anno. 

Insomma, ci troviamo sicuramente al miglior NBA 2K di sempre (anche se chi ha giocato la versione 12 può bypassarlo senza problemi) e probabilmente alla miglior simulazione sportiva di tutti i tempi: non fatevi spaventare dall'iniziale (enorme) difficoltà, ma perseverate ed allenatevi ed avrete grandissime soddisfazioni da questo titolo. D'altronde, gli anelli non si vincono da soli!!!

Voto: 10
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