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mercoledì 7 novembre 2012

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Need for Speed: Most Wanted (PC/PS3/XBOX360) - La nostra Recensione

Burnout Paradise, lanciato da Criterion Games nel 2008 agli albori della corrente generazione di hardware, ha segnato il genere dei racing arcade riuscendo a fondere l'esperienza offline ed online in un titolo veloce, frenetico, divertente e velocissimo. La serie di Need for Speed si sussegue anno dopo anno con alterne fortune, senza trovare da diverso tempo il successo che metta d'accordo sia critica che pubblico. La notizia dello sviluppo di Need for Speed: Hot Pursuit da parte di Criterion ha mandato in fibrillazione i fan di Burnout Paradise, che speravano in una rinascita della serie sotto mentite spoglie. Le aspettative sono rimaste parzialmente deluse, ma l'annuncio di Most Wanted, ancora ad opera di Criterion, lasciavano accese le nostre speranze, che crescevano costantemente al rilascio di nuove informazioni.

Dopo aver provato a fondo l'ultima opera di Criterion possiamo affermare senza timore di essere smentiti che la software house è riuscita miracolosamente a trovare la quadratura del cerchio facendo rinascere in un colpo solo sia la serie di Burnout che quella di Need for Speed.
Già dalla sequenza iniziale i dubbi vengono spazzati via all'istante: parte il trascinante brano dei Muse Butterflies & Hurricanes e a schermo si sussegue un montaggio frenetico che ha come protagoniste auto da sogno che gareggiano su strade che di lì a poco diventeranno il teatro delle nostre scorribande. La telecamera indugia poi su di una Aston Martin e, senza soluzione di continuità, ci ritroviamo alla guida di questo mostro da quasi 300 km orari. Il nostro primo compito è molto semplice: dovremo recuperare una nuova vettura e per recarci sul luogo di scambio avremo a disposizione un comodo GPS che ci aiuterà a districarci per le strade di Fairhaven. Oltre alle tantissime auto è lei l'indiscussa protagonista del titolo: fin da subito avremo la possibilità di esplorarla in lungo e in largo, a differenza di altri titoli similari in cui nuove porzioni di mappa si aprono solo progredendo col gioco. La struttura è proprio quella del sandbox, dove potremo indugiare sulle numerose attività secondarie sfrecciando a tutta velocità per la città e scoprendone tutti gli anfratti più nascosti o invece cominciare a gareggiare. La costante, qualsiasi cosa si faccia, sono gli Speed Points, che guadagneremo in grandi quantità e che ci occorreranno per risalire la classifica dei Most Wanted. Ovviamente il nostro livello di partenza sarà il più basso e solo battendo in una gara uno contro uno le 11 vetture più potenti del gioco guadagneremo il diritto sia di salire di livello che di guidare l'auto sconfitta. Non ci saranno naturalmente solo le vetture Most Wanted da guidare, ma anzi la maggior parte delle vetture sono "parcheggiate" nei punti di scambio ed attendono solo di essere trovate. Per ogni vettura trovata avremo a disposizione 5 eventi, che, una volta portati a termine, ci daranno diritto sia agli immancabili Speed Points sia a modifiche per l'autovettura che ne miglioreranno le prestazioni. Ogni modifica è disponibile sia in versione strandard che in versione PRO, sbloccabile soddisfacendo determinati requisiti. Dal momento che le vetture non sono così difficili da trovare in giro, ben presto ci ritroveremo ad avere nel nostro garage un gran numero di vetture ed un gran numero di gare da portare a termine. Fortunatamente Criterion ha reintrodotto il sistema EasyDrive già visto in Burnout Paradise e l'ha ulteriormente migliorato, dandoci la possibilità di recarci automaticamente sul luogo di un determinato evento (a patto di averlo già affrontato almeno una volta), di ripetere un evento non appena terminato e di saltare direttamente a bordo di ogni vettura da qualsiasi punto della mappa. Questo velocizza molto le operazioni rendendo il titolo ancora più godibile rispetto al "predecessore", che spesso ci costringeva a  lunghe traversate da una parte all'altra della mappa per compiere una gara di pochi minuti. Come accennavo in precedenza, ci sono poi tutta una serie di compiti secondari a tenerci occupati: i cartelloni, sparsi ovunque (alcuni davvero complicati da trovare e distruggere) e gli autovelox, che vanno attivati sfrecciandovi davanti a tutta velocità. 

Come se la difficoltà di alcuni eventi non fosse già piuttosto elevata fin dalle prime battute, a questo si aggiunge la presenza costante della Polizia, che tenterà in tutti i modi di metterci i bastoni tra le ruote, sia durante le gare che durante la guida libera. Starà a noi liberarcene e fare abbassare il "livello di priorità" in maniera simile a quanto succede nei titoli della serie di GTA. Un set di pneumatici autogonfianti spesso farà la differenza fra la fuga ed una cattura, oltre ad una guida rischiosa e la distruzione delle vetture avversarie, che ci consentiranno di caricare la barra della nitro per poter utilizzare una spinta ulteriore nei momenti più difficili. Oltre all'EasyDrive, Criterion ha reintrodotto un'interessante funzionalità vista in Hot Pursuit: sto parlando dell'Autolog, che spinge l'acceleratore sul lato Social del titolo: ogni nostra prestazione, record, eccesso di velocità e quant'altro, verrà immediatamente messo a confronto con i risultati dei nostri amici, in una gara costante al primato nello Speedwall. I giocatori particolarmente competitivi troveranno dunque un costante stimolo a migliorarsi, dal momento che ogni nostro record non sarà "eterno" ma sarà costantemente messo in discussione dalle prestazioni degli altri. Tutto ciò è in grado di tenerci impegnati per decine e decine di ore, soprattutto l'Autolog. Ma ogni titolo odierno che si rispetti ha una modalità Multiplayer e quella di Need for Speed Most Wanted è particolarmente corposa e pesca a piene mani (tanto per cambiare) da quella di Burnout Paradise. La lobby sarà costituita da 8 piloti che avranno un set di eventi da portare a termine per stabilire il vincitore. Gli eventi potranno comprendere sia cooperazione che competizione e ne esistono di tantissimi tipi. Inutile dire che il premio per il migliore saranno gli immancabili Speed Points. Anche il Multiplayer è davvero godibile e garantisce ore ed ore di divertimento, soprattutto se affrontato assieme ad un gruppo di amici. 

Qualsiasi aspetto del titolo si gestisca, l'EasyDrive si dimostra uno strumento estremamente efficace che ci consentirà di raggiungere ogni opzione nel giro di pochissimi tocchi del D-Pad, nonostante abbiamo a disposizione un incredibile numero di mappe ed una mappa notevolmente estesa. Una menzione particolare merita appunto proprio la città di Fairhaven. Le zone in cui è suddivisa sono splendidamente caratterizzate e si differenziano in maniera netta l'una dall'altra: avremo ad esempio il centro città ricco di grattacieli e curve a gomito, le zone industriali (utilissime per fuggire da inseguitori particolarmente agguerriti), le montagne e l'immancabile interstatale, che collega le diverse zone e ci permetterà di sfruttare tutti i cavalli della nostra vettura. Il modello di guida è prettamente arcade, con un trigger dedicato all'acceleratore, l'altro al freno ed un tasto per la nitro. Nient'altro. Ma la guida è estremamente piacevole e divertente, tanto che la memoria ci riporta addirittura ad Out Run, l'indimenticato capolavoro Sega, anche nell'utilizzo sfrenato delle derapate. Purtroppo non si notano grandissime differenze di guida fra le varie vetture, tanto che pilotare una Ford Focus o una Porsche Carrera risulta davvero troppo simile. Un sistema di guida più complesso si sarebbe probabilmente scontrato con la folle velocità del titolo, di cui potremo godere fin dai primissimi momenti ed enfatizzata dagli elementi dello scenario distribuiti in maniera sopraffina che danno davvero  l'impressione di sfrecciare a 300 all'ora ad esempio in un tunnel cittadino contromano. Il comparto tecnico è di prim'ordine, sia per il numero di poligoni mossi senza un filo di rallentamento che appunto per la velocità con cui il tutto viene gestito. I modelli poligonali delle vetture, poi, sono da applausi a scena aperta: perfetti da ogni punto di vista. La colonna sonora, costituita da brani "da classifica" mescolati a brani di artisti emergenti, completa un comparto tecnico da applausi.

A questo punto è arrivato il momento in cui bisogna tirare le somme, ma non credo avrete molte difficoltà a capire che al sottoscritto Need for Speed Most Wanted è piaciuto. E tanto. La giocabilità ed il divertimento che ne trarrete giocandoci sono a livelli altissimi; la sfida costante nei confronti dei nostri amici è incredibilmente spinta e ci stimolerà a ripetere la stessa gara più e più volte solo per riuscire a battere quel maledetto record; il comparto multiplayer lo rende poi praticamente infinito. Insomma, se vi piacciono i giochi di corse arcade o se avete amato Burnout Paradise questo è il gioco che fa per voi; se invece siete allergici ai giochi di corse, questo è il titolo che potrebbe farvi cambiare idea: facile da padroneggiare, ma profondo e virtualmente infinito. 

Voto: 9,5/10

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2 commenti:

Thedesertfox ha detto...

Prima o poi lo comprerò ma non a prezzo pieno....un titolo della serie all'anno mi rovina un po' l'appeal verso NFS....

desmorider ha detto...

Troppo Arcade per me...

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