Blogger Widgets
Visualizzazione post con etichetta Call of Duty Black Ops 2. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Call of Duty Black Ops 2. Mostra tutti i post

martedì 27 novembre 2012

Call of Duty: Black Ops 2 (PC/PS3/WiiU/XBOX360) - Making of "Surprise"

Date un'occhiata al "making of" del trailer live action Surprise e scoprite cosa si è inventato Guy Ritchie per guidare un fantastico cast composto da Robert Downey Jr., Justine "iJustine" Ezarik e FPS Russia. Buona visione!



giovedì 22 novembre 2012

Wii U pronto al lancio il 30 Novembre insieme a ben 24 titoli disponibili!

L’attesa è quasi finita! Il 30 Novembre segnerà infatti la data di lancio della tanto attesa Wii U, l’ultima console di casa Nintendo che vanta una varietà di modalità di gioco più ampia che mai. La console incorpora uniche e molteplici caratteristiche come il Wii U GamePad, che offre una seconda finestra sul mondo dei videogiochi. Molte delle caratteristiche che rendono unica Wii U si possono ritrovare nei 24 elettrizzanti titoli di lancio che saranno disponibili da acquistare come giochi pacchettizzati lo stesso giorno dell’arrivo della console.


Tre pack speciali tra cui scegliere saranno disponibili accanto alla più forte line up di software presenti al lancio nella storia di Nintendo. Questi includono titoli di grande successo come FIFA 13 di Electronic Arts, Call Of Duty: Black Ops II di Activision, e ZombiU di Ubisoft, così come i titoli sviluppati direttamente da Nintendo: Nintendo Land e New Super Mario Bros. U.

Di seguito la lista completa dei titoli pacchettizzati per Wii U che saranno disponibili il giorno del lancio:
  • 505 games - Funky Barn
  • Activision - Call of Duty: Black Ops 2, Skylander Giants e Transformers Prime
  • Disney - Disney Epic Mickey 2: l'avventura di Topolino e Oswald
  • Electronic Arts - Mass Effect 3: Speciale edition, EA Sports FIFA 13
  • Namco Bandai Games Europe - Ben 10: Omniverse, Tank! Tank! Tank!, Tekken Tag Tournament 2 Wii U Edition, Family Party: 30 Great Games Obstacle Arcade
  • Nintendo - Nintendo Land, New Super Mario Bros. U
  • Sega - Sonic & All-Star Racing Transformed
  • Tecmo Koei - Warriors Orochi 3 Hyper
  • THQ - Darksiders II
  • Ubisoft - Assassin's Creed III, Just Dance 4, Rabbids Land, Sports Connection, Your Shape Fitness Evolved 2013, ZombiU
  • Warner Bros. Interactive Entertainment - Batman: Arkham City Armoured Edition, Game Party Champions
I giocatori potranno scegliere tra la console bianca del Basic Pack e quella nera contenuta nel Premium Pack, di cui tutti i dettagli sono visibili sul sito ufficiale dedicato a Wii U. I giocatori potranno anche mettere le mani sullo Zombi U Premium Pack in edizione limitata, che ha gli stessi contenuti del Premium Pack ma al posto di Nintendo Land propone il gioco Zombi U e un Wii U Pro Controller.

Si è creata molta attesa nei mesi antecedenti al lancio e durante gli eventi di prova dedicati a Wii U che si stanno ancora svolgendo qua e là per l’Europa. I fan italiani potranno provare le funzioni uniche di Wii U e una selezione della sua line up di lancio nell’ultimo evento di prova di Wii U che si terrà la sera di Giovedì 29 Novembre presso La Feltrinelli di Via Appia Nuova a Roma.

Inoltre, assicurati di controllare la pagina Facebook dedicata a Wii U per ulteriori dettagli sugli eventi locali, e la pagina ufficiale di You Tube per i video più recenti dedicati alla nuova console. Non dimenticarti che la serie di interviste Iwata Ask sono disponibili per fornire informazioni approfondite sulle molteplici caratteristiche e funzioni di Wii U.

Insieme agli amici o da soli, Wii U offre una nuova esperienza di divertimento che mira a cambiare il modo di interagire con la TV. Wii U è disponibile in Italia dal 30 novembre, insieme a una selezione di 24 giochi.

Le 10 cose che odio di questa generazione di giochi.

Le opinioni espresse in questa rubrica sono personali e potrebbero differire da quelle degli altri membri dello staff di Videogiocare.

Ebbene si, visto che ci stiamo avvicinando sempre di più al fatidico giorno in cui verrà ufficialmente decretato il Game Of The Year  del 2012 (naturalmente anche noi di Videogiocare eleggeremo il nostro) mi sembra giusto fare un po' di classifiche. Classifiche di ogni genere, che possano esprimere un poco le mie opinioni su questo convulso mondo dei videogiochi.
Cominciamo con le 10 cose che più odio di questa generazione videoludica:



Numero 10, Le limited edition fatte male: 

Quello che contraddistingue il vero gamer dal fruitore casuale è proprio la versione del gioco che i due acquistano. Mentre al normale acquirente non interessa nulla se non il gioco, al geek piace assolutamente avere quel qualcosa in più da poter sbattere in faccia agli amici quando si presentano a casa sua. Ed ecco allora nascere le limited edition fatte appositamente per l'uomo che non si accontenta. Se da una parte esistono delle limited molto belle come quella di Infamous 2, che oltre ad una statuina e ai vari contenuti digitali ti dava anche uno zaino ad un prezzo molto ragionevole, dall'altro lato cercano di rifilarci patacche orrende ripiene di immondizia. Molto spesso inoltre di uno stesso gioco fanno più di una limited, e a volte addirittura fanno limited e superlimited come nel caso dei recenti Assassin's creed 3 e Resident Evil 6 (di cui esistevano addirittura 8 versioni diverse). Quello che più di tutto odio sono le limited che contengono solamente un artbook o un dvd del makin' of...oggetti che potrebbero benissimo risparmiarsi . Adoro invece quelle che ti danno magliettine, portachiavi e gadget utilizzabili in genere. E poi ....una limited deve essere limited...se ce l'hanno cani e porci che razza di limited è??

Numero 9, Le licenze sprecate:


Nella grande corsa alla vendita selvaggia di questo o di quel titolo sempre più spesso compaiono sul mercato dei giochi ispirati a libri, fumetti, film e vari Tie-in delle maggiori produzioni televisive e cinematografiche (vedi Lost o Game of Thrones).
Purtroppo, non si capisce per quale motivo, la maggior parte di questi giochi sono delle benemerite "cacche sul marciapiede". Questo perchè la maggior parte di queste produzioni vengono realizzate in fretta e furia senza preoccuparsi della qualità finale del prodotto dato che si fa affidamento più sul brand di cui porta il nome che sulla sua reale qualità. Non sarebbe più proficuo produrre un bel gioco piuttosto che mille schifezze?
Anche perchè quando vedi giochi come Batman Arkham Asylum ti rendi conto che fare dei bei giochi su licenze importanti non è impossibile , basta dedicarcisi un minimo. Solo che poi ti capitano in mano Thor, Ironman e Superman e ti rendi conto che quello che in realtà vogliono fare è solo prenderti per il culo.

Numero 8, Le recensioni comperate:

Quando l'anno scorso seppi dell'uscita di Skyrim feci una scommessa con i miei amici. Indipendentemente dalla qualità del gioco sarebbe stato GOTY. Detto e fatto. Ora non dico che non sia un bellissimo gioco, ma secondo me non era il più bello del 2011. Purtroppo la maggior parte delle riviste o dei siti sono soggetti alla legge del mercato e alla sudditanza psicologica. Non si può dare un voto più basso dell'8.5 ad un GTA anche se fa veramente schifo, stessa cosa vale per Call of Duty come per  The Elder Scrolls.
Il più delle volte non è consentito dare ad un certo gioco un voto inferiore ad un tot pena l'esclusione dal circuito delle copie promo che occorrono per le recensioni. Molte software house vogliono una copia della recensione con tanto di voto e se ciò che il recensore scrive non è di loro gradimento si viene rimossi dal giro e basta. Altre volte invece sono gli stessi recensori che quando devono scrivere di un titolo troppo importante vivono la cosa con un certo timore reverenziale e si trovano così a dare voti che non sono esattamente obbiettivi.
Io stesso ho subito questo tipo di sudditanza quando feci la recensione di Assassin's Creed 3. Gioco sicuramente valido ma che se potessi valutare adesso sarebbe molto lontano da quel 9 che gli diedi qualche settimana fa. Il suo vero voto e' il 7.5 dovuto ai troppi bug, alle troppe missioni ripetitive ed al fatto che tutte le cose che devi fare all'interno della smisurata mappa di gioco non hanno una connessione tra loro, ma sono piuttosto confuse e noiose.

Numero 7, I sequel dei prequel dei sequel:

Quando negli anni '90 usciva un gioco che riscuoteva un discreto successo, tutti sapevano che di lì a breve avremmo visto la comparsa un suo sequel. La cosa era in un certo senso gradita al pubblico che (allora) non faceva altro che presentarsi nella sala giochi di fiducia e spostare la sacchettata di monetine quotidiane da Street Fighter 2 a Super Street Fighter 2. Con l'avvento delle home console questo fenomeno ebbe una lieve flessione e salvo qualche sporadico titolo (delle saghe più importanti) il fenomeno dei sequel fu limitato. In questa nuova generazione di console si è passati dal semplice concetto di sequel a quello di saga. Giochi che nascono come trilogie ancora prima di sapere se piaceranno. La maggior parte delle volte va bene, ma spesso capita (come nel caso di Too Human) che il primo dei giochi della serie floppa di brutto ed il progetto viene cancellato lasciando quei poveri fessi che hanno avuto la costanza di arrivarci in fondo con l'amaro in bocca perchè non sapranno mai come va a finire la storia.
Quando però il titolo va bene e la trilogia arriva alla sua naturale conclusione, le software house sono alquanto restie a rinunciare al titolo che tanto prestigio e tanti dindini ha portato nelle loro tasche e quindi ecco i prequel. Storie ambientate anni prima del primo capitolo in cui vediamo (più o meno) gli stessi personaggi da giovani e in cui ci vengono raccontati degli antefatti utili a comprendere meglio la storia. Poi naturalmente escono i sequel dei prequel e qualche volta addirittura un prequel del sequel del prequel. Ormai è praticamente impossibile trovare un titolo che non abbia un numero in copertina o che non sia comunque legato ad un altro.
Purtroppo questo porta ad un appiattimento assoluto del mercato che non offre più titoli nuovi ma solo la stessa minestra riscaldata all'infinito. Inoltre l'ultima grande tendenza del mercato sono le collection HD. Vale a dire titoli della scorsa generazione rimasterizzati in alta definizione e venduti per nuovi a quei poveri nostalgici che magari si farebbero volentieri una partita al vecchio Metal Gear Solid 2 . Questo perchè ormai le idee sono finite e si deve ricorrere a quelle già usate per offrire ai giocatori più esigenti titoli validi.

Numero 6 , I giochi tripla A:

Esistono i capolavori , i flop e i giochi normali.
Quando esce un gioco nuovo, cioè che non fa parte di una saga, in genere può appartenere a due categorie: i capolavori o i flop. I capolavori sono quei giochi molto pubblicizzati o sviluppati da case molto importanti e generalmente hanno una scala di voti che parte dal 8 e va in su. I flop invece sono i giochi normali che però fanno schifo. Vuoi per un problema di giocabilità, vuoi per una storia che non piace praticamente a nessuno o vuoi per un problema di bug che affligge il titolo in tutta la sua totalita'. Tralasciando i capolavori, di cui già ho parlato nel punto 8, è invece interessante il discorso relativo alle altre 2 categorie. Un gioco che prende 7 e' considerato dalla maggior parte dell'utenza appena passabile....ma 7 e' in realtà un signor voto. Basta pensare allo studente medio che per prendere una media del 7 venderebbe madre, padre e sorella. Molto spesso capita di giocare titoli di questo tipo per curiosità o perchè consigliati da un amico e il più delle volte arrivare alla fine di questi giochi ci da una soddisfazione maggiore rispetto a tutti gli altri. Questo perchè un gioco che prende 8 o 9 mi crea un certo tipo di aspettative che,nella maggior parte dei casi, vengono tradite  e quindi pur giocando un bellissimo ed appassionantissimo titolo mi ritrovo un po' insoddisfatto. Un gioco che prende voti più bassi può essere invece una sorpresa continua e tutti i difetti che ci trovi dentro sono comunque dettagli, visto che da un titolo che prende un 6 non ti aspetti certamente l'eccellenza videoludica che ti aspetteresti da un Call of Duty.


Numero 5, Online a tutti i costi:

La longevità di un titolo è molto spesso determinata da quanto appassionante sia una delle componenti dello stesso. Ci sono titoli come Skyrim che tengono i giocatori incollati allo schermo per più di 200 ore data la enorme quantità di ambienti esplorabili, e titoli come God of War che una volta esaurita la trama non offrono molti spunti per essere rigiocati se non la voglia di portare a termine la lista degli obbiettivi o dei trofei (ma di questo parleremo dopo). Gli sviluppatori hanno perciò pensato di inserire nei loro giochi anche una componente multiplayer in modo da tenere i giocatori attaccati al titolo per qualche ora in più. Questa idea non sarebbe nemmeno sbagliata, il problema è che spesso le componenti multiplayer vengono sviluppate male o in maniera completamente illogica. Cosa che ci porta a ignorare completamente quella parte del titolo . Purtroppo l'aggiunta di componenti multiplayer viene spesso utilizzata come palliativo per poter sviluppare un gioco più corto del normale (spesso per carenza di idee). Esistono titoli come Call of Duty che fanno del multiplayer il loro maggior punto di forza e inseriscono una trama (davvero molto bella in tutti i titoli della serie) molto corta per accontentare anche coloro che non amano molto il multiplayer. In un titolo sparatutto di guerra come questo è assolutamente normale e giusto che la cosa funzioni così; ma in un titolo come Assassin's Creed che invece fa della narrazione la sua maggiore attrattiva, che senso può mai avere una componente online oltretutto sviluppata in maniera nemmeno troppo geniale? Inoltre recentemente si sta abusando delle componenti online in titoli che vivrebbero molto meglio senza di esse mentre viene quasi del tutto ignorata in giochi che invece ne trarrebbero grosso vantaggio. Esempio lampante è quello di Dragon's Dogma di Capcom che sarebbe stato il titolo perfetto da giocare in cooperativa con altri 4 amici. Invece il titolo è solo single player e l'unica componente online consiste nello scambio di Png tra giocatori che e' utile ma non divertente.
Oltre poi alla parte multiplayer questa generazione ci ha lasciato in eredità anche i dannatissimi trofei/obbiettivi. Giocando infatti, sia online che offline, ci viene richiesto di compiere determinate azioni che se portate a termine sbloccano nel caso di Playstation delle medaglie chiamate trofei e nel caso di Xbox dei punti chiamati obbiettivi. Completando tutte queste sfide si puo' ottenere un trofeo di platino sulla macchina Sony o mille punti su quella Microsoft. Lo sblocco di questi achievement e' assolutamente inutile ai fini del gioco ma molti giocatori amano avere nel loro profilo questa sorta di gratificazione personale.

Numero 4, DLC, Marketplace e servizi online:                                                                       


La grande rivoluzione apportata da questa nuove generazione di console e' stata sicuramente la nascita dei servizi online legati alle nostre macchine da gioco. In passato ci avevano gia' provato sia SEGA, che aveva inserito un modem 56k nella sua Dreamcast, sia Microsoft, col prototipo di xbox live sulla prima Xbox, seguite poi in modo alquanto maldestro da Sony con un servizio online pessimo per play2. Quel tipo di Online pero' permetteva solamente di giocare ad alcuni titoli sviluppati appositamente come il leggendario Phantasy Star Online della macchina SEGA o i vari Halo, Mechwarrior e Rainbow Six di Xbox.
Quando idearono questa nuova infornata di macchine da gioco sia Microsoft che Sony pensarono bene di avvicinare il più possibile il mondo delle console a quello del PC che ormai faceva dei servizi Online il suo maggior punto di forza. Ecco allora nascere PlayStation Network e rinascere XboxLive in una forma molto più definita e strutturata. Il principio di base è quello semplice del download di contenuti aggiuntivi , il rilascio di patch e ultimamente anche il download di giochi interi grazie al servizio di digital delivery.
Se da una parte questa novità ci ha permesso di avere tutti i vantaggi che i giocatori PC potevano godersi da anni (quali il rilascio di correzioni ai vari bug, o l'aggiunta di nuovi livelli), ha portato anche alla peggior speculazione possibile. I vari contenuti aggiuntivi vengono infatti venduti a prezzi esorbitanti facendo leva sulla voglia dei giocatori di avere sempre di piu'. Ecco allora le varie Skin per le armi, i vestiti aggiuntivi per il nostro protagonista o per i comprimari ed anche alcuni pacchetti interi contenenti avventure o mappe online. Da un certo punto di vista la cosa non è assolutamente criticabile dato che lo sviluppo di nuove componenti di un gioco richiede tempo e denaro, ma ci sono casi eclatanti che ai giocatori proprio non vanno giu'. Simbolico fu ciò che accadde con Assassin's Creed 2 dove due capitoli del gioco vennero appositamente rimossi dal prodotto finito per essere poi venduti separatamente dopo alcuni mesi. O come accade spesso nei picchiaduro (specialmente quelli marchiati Capcom) in cui nel disco sono già presenti molti più personaggi di quelli che sono effettivamente giocabili e che vengono sbloccati solamente tramite l'acquisto di codici online. Altra grave pecca che è diretta conseguenza della precedente, e' stata quella dei giochi incompleti. Sempre più spesso vengono infatti rilasciati giochi mal realizzati o sviluppati in fretta e furia senza il dovuto betatest, tali giochi vengono, di fatto, testati dagli utenti i quali poi si vedono uscire decine e decine di patch correttive che aggiustano quei bug che avrebbero altrimenti reso ingiocabile il titolo. Esempi lampanti sono i vari sandbox Bethesda come Oblivion e Fallout o il recente Mass Effect 3 di Bioware.
C'e' poi una sostanziale differenza tra il servizio Online di Sony e quello di Microsoft. La casa giapponese infatti ha scelto di lasciare gratuito il proprio servizio online e di creare una membership a pagamento che serve unicamente ad ottenere sconti speciali sui prodotti presenti nel market o addirittura alcuni giochi completi in regalo. Microsoft invece esige un abbonamento Gold per il gioco online, rendendo quindi inaccessibile il servizio di gaming multiplayer a coloro che non vogliono sottostare al "pizzo" richiesto dalla Software House di Redmond . Inoltre le offerte presenti sullo store di quest'ultima sono nettamente inferiori a quelle che invece sono settimanalmente aggiornate su quello di Sony.
Ultimo punto (questo vale solo per i PC ma sono sicuro che a breve il morbo si estenderà anche alle console) è la scioccante nuova invenzione delle Beta a pagamento. Creando infatti un enorme Hype intorno a certi titoli soprattutto i Mmorpg  (Massive Multiplayer Online Role Playng Games), generano negli utenti una voglia smodata di giocare questi titoli il più presto possibile. A quel punto circa 7-8 mesi prima del lancio del titolo vendono il gioco in beta a prezzo pieno consentendo ai poveri gonzi che ci cascano di giocare un titolo sviluppato a metà e nel frattempo non sono costretti a pagare per la fase di betatest che occorrerebbe per ottimizzare il gioco. I giocatori infatti segnalano i bug e riportano ciò che secondo loro non funziona nel titolo. Naturalmente al termine del periodo di Betatest (che poi sono all'incirca 3 o 4 week-end in 7 mesi), tutti i personaggi , tutte le caratteristiche e tutto il gioco viene resettato e si ricomincia daccapo.

Numero 3, I Pass Online:                                                                                                           

 
La nuova tendenza (leggi truffa) inventata dalle varie SH e' il cosiddetto Pass Online.
Nella scorsa generazione di console due Playstation su 3 erano modificate ed in grado di leggere giochi masterizzati e la stessa cosa valeva anche per le Xbox. Grazie all'inserimento del servizio online le case produttrici delle nostre macchine hanno potuto, con dei costanti aggiornamenti software e firmware, bloccare quasi totalmente il fenomeno della pirateria. E' infatti molto rischioso modificare la propria console ed accedere ad internet in quanto vi è la quasi matematica certezza che 1) il nostro account venga bannato 2) La nostra console venga "bruciata" e resa cosi' inutilizzabile (realtivamente ad i servizi online ovviamente). Si è allora diffuso a macchia d'olio il mercato dell'usato. Sempre più spesso infatti i giocatori acquistano titoli usati pagandoli molto meno di quanto costerebbero nuovi. Alle case produttrici questo non piac,e dato che il loro guadagno è totale solo nel caso di vendita di copie nuove. Si sono quindi inventati il Pass Online ovverosia un codice monouso che rende possibile il gioco online. In caso di mancanza di questo codice, il gioco sarà utilizzabile solo in modalità single-player. Ovviamente i Pass Online sono acquistabili anche nei marketplace delle varie console al "modico" prezzo di 9.99 €. A chi non importa di giocare online questo non fa ne caldo ne freddo, ma è ben chiaro che in giochi come Fifa o Call of Duty l'assenza della modalità multiplayer rende il prodotto più che monco.

Numero 2, I Motion Controller:

Vera grande piaga di questa generazione sono i maledettissimi Motion Controller, accrocchi che attaccati alla nostra console permettono di utilizzare, non più dei normali joypad, ma il nostro corpo per giocare.
Primo prototipo di questo scempio videoludico fu Eyetoy, una piccola telecamera che agganciata alla PlayStation 2 rendeva possibile interagire con alcuni piccoli giochi dedicati. Naturalmente si trattava per lo più di giochi da bambini quali: colorare lo schermo, colpire dei piccoli ninja che comparivano ai bordi del nostro televisore e giocare ai quiz game con la nostra faccia. La vera rivoluzione del genere iniziò con lo sciagurato avvento sul mercato del Nintendo Wii, che fece del motion controller la sua caratteristica. La console veniva infatti venduta priva di joypad ma con un piccolo telecomando dotato di sensori di movimento interni che rendeva possibile interagire con i vari titoli della console. Dopo qualche anno comparvero sul mercato i Motion Controller anche di PlayStation 3 e Xbox 360 chiamati rispettivamente : Move e Kinect. Il primo sfruttava la telecamera Eyetoy, riadattata alla nuova generazione. ed un telecomando molto simile a quello di Nintendo (cambiava la forma che era cilindrica al posto del rettangolo). Il motion controller di Sony era effettivamente molto più preciso e reattivo di quello Nintendo che venne in seguito migliorato con l'aggiunta del motion plus, un piccolo attrezzo, che agganciato ai controller ne miglioravano le prestazioni e che fù in seguito integrato ai nuovi modelli di telecomando.
Kinect invece rinunciò completamente a qualsiasi tipo di controller utilizzando solamente un sensore da porre sotto la televisione e che consente di utilizzare ogni parte del corpo e qualsiasi oggetto disponibile per giocare. Ed ecco quindi un piatto diventare un volante ed un manico di scopa diventare una spada. Purtroppo il sensore Kinect è di tutti e tre i controller quello più impreciso e meno reattivo, nonostante si avvalga di un'ottima funzione vocale che ci permette di comandare la console ed alcuni giochi solo impartendo tramite voce i nostri ordini.
Grave pecca di questi motion controller (che di per se stessi sarebbero anche una buona invenzione) sono i giochi. Le produzioni nate per questo tipo di oggetti sono, molto spesso, dei pessimi giochi pieni di problemi e trasudano di inutilità. Unici titoli che si salvano sono i cosiddetti "giochi di pistola", che grazie alla precisione di questi controller hanno giovato del cambio dalle periferiche a pistola delle scorse generazioni e qualche sporadico titolo come i Mario Galaxy ed alcuni giochi di guida.


Numero 1, Nintendo:                                                                                                                  

Ebbene si, al primo posto delle cose che più ho odiato di questa generazione c'è proprio lei, la casa di Mario. Devo premettere che io e Nintendo non siamo mai stati grandi amici vista la sua propensione ai platform, ed agli innumerevoli pupazzi che hanno sempre accompagnato le sue console. Ho però sempre riconosciuto che console come Nes, SuperNes, GameCube ed i vari portatili fossero delle ottime macchine .
In questa generazione però Nintendo ha voluto approfittare dell'ingenuità, ed ha speculato e sputtanato il mondo del videogame trasformando quella che avrebbe potuto diventare una forma d'arte in una ridicola pantomima. Mi spiego meglio: l'uscita di Wii, come dicevo nel punto 2, fu caratterizzata dalla scelta, ripeto sciagurata, di non inserire un normale joypad nella console ma di sostituirlo con un simpatico dildo di plastica. Inizialmente la macchinetta vendette più che altro tra gli affezionati Nintendo e i fan di Mario, dato che aveva Mario Galaxy come Killer Application di lancio. Dopo qualche mese, il grande pubblico scoprì Wii sports e l'idea di poter giocare a ping pong agitandosi in soggiorno fece molta gola ai meno avvezzi al mondo dei videogames, mentre gli hardcore gamer guardavano una macchina senza senso che aveva solo 1 videogioco interessante.
Piccolo "tra parentesi"....Nintendo Wii si presentava in un mercato in cui già esistevano PlayStation 3 e Xbox 360 con un Hardware di poco superiore a quello della precedente generazione di console (ovvero play2 Xbox e GameCube) cosa che di fatto rendeva impossibile ogni tipo di conversione dei titoli in uscita per le altre due console anche sulla macchina Nintendo. Solo Konami ed EA ci provarono con Pes e Fifa, ma il caratteristico controller Nintendo rendeva abbastanza complicato giocare ad un titolo calcistico. Fine del "tra parentesi".
Nintendo comprese immediatamente che non avrebbe potuto competere sul mercato dei videogames diretti agli hardcore gamers perchè Xbox 360 e Playstation 3 l'avrebbero ammazzata senza riserve. Decise allora di investire le proprie forze verso due categorie diverse di persone. I bimbiminkia e le fidanzate dei giocatori. I bimbiminkia avevano i loro pupazzetti, i loro Pokemon e potevano agitarsi senza sosta in salotto senza sentirsi sgridare, mentre le fidanzate dei giocatori venivano finalmente coinvolte in un mondo che fino ad allora le aveva esiliate per la loro incapacità di maneggiare un controller che non avesse una forma fallica. Fu allora che nacque la seconda grande sciagura portata da Nintendo ovvero la Balance Board. Con l'avvento di questa assurda periferica ogni cicciona col sedere chewingommoso del mondo si mise in casa una macchina Nintendo convinta che, stare seduta due ore a tenere accesa una candela virtuale avrebbe magicamente reso quel quintale di bovino adulto una filiforme modella da copertina di playboy. I fidanzati più stupidi abboccarono a questa "nassa" tirata da Nintendo, mentre quelli più svegli capirono che, fino a quando la fidanzata si fosse trastullata con la Balance Board, loro avrebbero potuto giocare in tutta tranquillità Uncharted, Gears of War e sfidare tutti i loro amici ad interminabili tornei di Pro Evolution Soccer.
Non contenta della truffa perpetrata in questi ultimi anni Nintendo ha deciso, con un colpo a sorpresa di presentare all'E3 del 2011 una nuova console dal poeticissimo nome di Wii U.
Tutti rimasero scioccati dal fatto che avesse anticipato tutti rilasciando una nuova console quando ancora, nè Sony, nè Microsoft, avevano accennato ad una possibile nuova macchina da gioco. La verità fu presto svelata. In realtà la nuova nata di casa Nintendo altro non sarà che una console con l'hardware che già montano Playstation 3 e Xbox 360. Naturalmente si guardano bene dal dire che la tecnologia che sfruttano è vecchia, e ti bombardano con slogan che inneggiano ad una nuova generazione di fatto mentendo ed imbrogliando l'utenza con bugie e falsa informazione. Ovviamente anche in questo caso Nintendo vuole stupire e lancia ai suoi pesciolini inconsapevoli un'esca a forma di tablet. Il controller di questa nuova macchinetta è infatti un assurdo incrocio tra un controller ed un tablet. Ora l'idea non è del tutto malvagia in quanto nel monitor del tablet si possono visualizzare mappe statistiche e quant'altro, ma è una feature che già è presente su Xbox 360 e funziona con qualsiasi tablet. Inoltre nello spot pubblicitario, mostrano che il tablet può essere utilizzato per giocare ai giochi senza che sia necessario impegnare un televisore. Beh....certo....utilissimo....considerando che non ti dicono che puoi giocare per circa 10 minuti prima che la batteria del tablet/controller si esaurisca e che, comunque, credo non esista più un solo bambino/ragazzo/giocatore che non possegga un proprio televisore a cui attaccare la console.
Ovviamente anche questa console nasce con un Mario come titolo di lancio, a fare da specchietto per le allodole ed attirare i poveri gonzi. Ma questa si fregia del porting di alcune grandi PI quali Batman Arkham City, Darksiders 2 e (ahimè) Mass Effect 3. Inoltre si vantano anche dell'esclusiva di Zombi U e di Bayonetta 2. Il primo e' un gioco sviluppato da Ubisoft che nei suoi primi giorni di vita ha collezionato dei poco lusighieri voti come 4.5 su Gamespot e 73/100 su NintendoLife (cioe' su un sito che parla solo di Nintendo gestito da Fanboy Nintendo....non dico altro). Il secondo e' invece un titolo di SEGA che non ha convinto i giocatori ed è diventato un gioco per soli appassionati.
Ultimo e poi giuro che con questa chiudo, la simpatica questione della longevità; già perchè alla fine dei conti una console che nasce con un hardware vecchio di 6 anni non può sperare di durare poi molto. Probabilmente già durante il prossimo anno verranno annunciate le nuove console di Microsoft e Sony le quali, da quanto promesso in questi primi mesi di rumors, saranno dotate di hardware in grado di rivaleggiare con i migliori personal computer di ultima generazione. Ciò porterà inevitabilmente ad un totale abbandono della console da parte delle maggiori software house che si dedicheranno allo sviluppo di titoli per le nuove console lasciando alla sola Nintendo lo sviluppo di titoli per la sua nuova nata.







135 ore consecutive a Black Ops II: è successo in Australia

Che la passione per i Videogiochi possa toccare livelli altissimi lo comprendiamo; che i Videogiocatori siano molto competitivi anche. Ma questo record supera sia passione che competitività: il Videogiocatore Australiano Okan Kaya è entrato infatti nel Guinness dei Primati giocando ininterrottamente a Call Of Duty Black Ops II per ben 135 ore (ad esclusione di 10 minuti previsti ogni ora per riposarsi, mangiare o...dormire!!).
In questa lunghissima sessione Okan ha scalato la classifica mondiale di Black Ops II assestandosi in 37ma posizione...anche se adesso è il caso che si faccia una bella dormita..
Qui sotto la foto di Okan stremato dopo il record!




martedì 20 novembre 2012

Call of Duty Declassified (PSVita) - La Nostra Recensione

Finalmente il brand milionario di Activision approda in esclusiva sulla portatile di casa Sony! Call of Duty Declassified si pone come tramite tra i due Black Ops facendovi affrontare varie missioni al controllo di Frank Woods o Alex Mason oltre alla modalità Ostili e all'ovvio comparto Multigiocatore. Quello che ci chiediamo è se questo capitolo sia stato concepito come "reale" spin off della saga o se sia stato semplicemente commissionato come un'ennesima operazione commerciale per spremere i soldi ai fan più sfegatati della serie.

Partiamo dalla campagna. Il gioco offre dieci missioni, da poter affrontare su 3 livelli di difficoltà, che andranno dal recupeare ostaggi al distruggere determinati obiettivi in basi nemiche. I comandi saranno una trasposizione più o meno fedele rispetto al classico DualShock 3: grilletti per mirare e sparare, X per saltare, Quadrato per la ricarica, Cerchio per alzarsi/abbassarsi e Triangolo per scorrere le armi. Le peculiarità del sistema sono i due touchpad: il frontale per il corpo a corpo e per lanciare le granate ed il posteriore per stabilizzare la mira durante l'uso di fucili da cecchino.

Come già accennato avrete a disposizione sia Woods che Mason ma non sarete liberi di scegliere chi impersonare. Ogni missione al normale livello di difficotà non vi durerà più di 5 minuti. Si avete letto bene. Uno dei più grandi difetti di questo titolo è la longevità praticamente inesistente della campagna. Per ovviare a questa mancanza lo studio Nihilistic ha ben pensato di omettere i checkpoint all'interno delle missioni obbligandovi, in caso di morte, a dover ricominciare il livello da capo. Se è vero che in questo modo starete molto attenti ad entrare in ogni stanza senza emulare il buon vecchio John Rambo bisogna anche dire che come metodo per allungare la longevità di un titolo è un pò farlocco. Quindi in poco più di un'ora completere la modalità principale che oltretutto è assolutamente anonima: scordatevi la maestosità delle scene cinematografiche dei capitoli maggiori e accontentatevi di brevi filmati di Briefing che vi prepareranno all'Operazione seguente. Come già detto gli obiettivi saranno vari ma alla fine dei conti tutti si ridurrà ad un semplice "sopravvivi fino al punto d'estrazione (perchè sennò riparti da capo!)".

Come tutti ben sapete ogni capitolo del brand Activision non è mai stato pensato per lasciare il segno con la propria modalità single player ma piuttosto con la modalità Multigiocatore. Questo Declassified ci propone 4 modalità multiplayer 4vs4 tipiche della serie: Deathmatch, singolo o a squadre, Uccisione Confermata, Zona di Lancio ed infine una "playlist" con le modalità a squadre in rotazione denominata Tattico a Squadre. Ci saranno 7 Killstreak ottenibili durante i match e 12 Perk da sbloccare con l'esperienza. Le mappe totali saranno sei e avremo la possibilità di personlizzare le 5 classi già presenti nella Caserma. Anche qua il livello tecnico è buono ma qualche problema si riscontra nella troppa attesa nelle Lobby e nella perdita della connessione piuttosto frequente. Urge una patch per sistemare la cosa perchè affossare l'unico pilastro che regge il tutto sarebbe da veri "nichilisti". Se avete 7 amici con gioco e console potrete dedicarvi al Multiplayer Ad hoc per ovviare al tutto ma non dovrebbe essere una cosa semplicissima da ottenere.

Compresi nel prezzo troviamo le Sfide a Tempo e la già citata modalità Ostili. La prima ci vede in lotta, su 5 diverse mappe, contro il tempo e contro delle sagome di terroristi da abbattere lungo il tragitto prefissato come succede anche nel Tutorial; la seconda, su altrettante mappe, è una semplice modalità a ondate dove bisogna sopravvivere ed accumulare kill su kill. Il problema rimane sempre lo stesso: l'offerta del tutto è assolutamente misera e non potrà divertirvi per più di 5-6 ore in base alle vostre capacità. Tecnicamente il gioco si attesta su buoni livelli: fluido e senza incertezze ma con un po' troppo Aliasing e Texture non sempre all'altezza del sistema. Il comparto audio è ottimo ed il titolo è completamente tradotto in italiano anche se, vista la pochezza della trama, non vi potrete godere dei dialoghi memorabili.

Concludendo mi sento di dire che al prezzo di ben 50€ questo Call of Duty Declassified è altamente sconsigliato. La modalità single player, mai stata pregio cardine della saga, si presenta in maniera incredibilmente imbarazzante risultando completamente sconclusionata e con una longevità infima. Le varie modalità che la supportano potranno divertirvi per un pò ma anche in questo caso si sente la mancanza di passione nello sviluppo del titolo. La modalità multiplayer, verò pregio del brand, è piuttosto scarna e non offre molto ma riesce nell'intento di dare un senso, anche se minimo, alla volontà di creare questo CoD. Voglio spezzare una lancia in favore del titolo: gli FPS non sono fatti per una macchina portatile. Le varie prove sul gioco si sono rivelate piuttosto scomode soprattutto nei momenti concitati e per via della presenza dei comandi Touch. Il lavoro dei Nihilistic è da dimenticare ma non è detto che altri riescano in meglio.

Voto 5/10

venerdì 16 novembre 2012

Call of Duty Black Ops 2 (PC/PS3/XBOX360) - La Nostra Recensione

Come ogni anno, Novembre è il mese del nuovo capitolo della saga di Call of duty che torna con Black Ops 2. Sviluppato da Treyarch (gli stessi del primo Black Ops) il titolo porta con se diverse novità unite ad un ambientazione futuristica. Siamo difatti nell anno 2025: la storia si riallaccia al primo Black Ops, il figlio di Alex Mason, David, dovrà fare i conti con il neo dittatore Raul Menendez che a capo di una organizzazione terroristica di nome Cordis Dies tenterà in tutti i modi di mettere l'una contro l'altra Cina ed America in modo tale da ristabilire un equilibrio monetario (secondo lui).


Iniziata la campagna notiamo subito come il 2025 sia ben caratterizzato e mai esagerato: edifici, armi, veicoli, droni ed equipaggiamento hanno tutti design e funzionalità futuristiche. Ad esempio il drone Dragon Fire è indipendente ma volendo potremo anche comandarlo tramite un computer da polso oppure lo scanner lancia impulsi che, come una sorta di sonar, ci permette di vedere nemici fino a 25 metri di distanza anche dietro a muri ed altri ostacoli.

Novità in fatto di supporto di fuoco, oltre al Dragon Fire, è il Claw: pesante drone da terra armato di machine gun e granate, anche questo totalmente indipendente, che in alcune situazione avremo la possibilità di controllare manualmente. La campagna ci ha stupiti in positivo, complice una narrazione e una sceneggiatura ad altissimi livelli. In alcune missioni, introdotte da flashback, saremo chiamati a controllare il buon vecchio Woods e Mason senior per capire cos'è andato storto in passato per poi tornare al 2025 sempre alle prese con Raul Menendez. I finali multipli e un piccolo finale off campagna assolutamente ironico e strepitoso vi lasceranno pienamente soddisfatti e con la voglia di rigiocare l'intera storia.  Graficamente il titolo si sà che usa un motore grafico vecchiotto però è anche vero che gira in maniera fluida senza il minimo rallentamento anche nelle situazioni più caotiche.

Passiamo al multiplayer, vero fulcro del gioco. Le modalità sono le stesse dei precedenti CoD quindi non mancheranno Deathmatch singolo o a squadre, Dominio, Cattura la bandiera, Demolizione ecc. Le novità le riscontriamo subito nella creazione delle classi dove avremo a disposizione uno spazio limitato per inserire armi, equipaggiamento e perk: il limite sarà di 10 slot quindi dovrete scegliere accuratamente cosa portare in battaglia. Riguardo alle Kill Streak stavolta la questione è leggermente diversa: se nei precedenti episodi bisognava eseguire delle uccisioni in fila per poter usare i vari bonus,  stavolta bisognerà focalizzarsi sul punteggio. Uccisioni, assistenze di Uav o di kill e tutto il resto dei punti accumulati concorrerano, raggiunta una certa soglia, a farvi utilizzare il "potenziamento" che più vi aggrada.

Una volta fatto il giro di tutte le mappe ci siamo accorti di come esse siano strutturate egregiamente favorendo ogni tipo di approccio tattico e bellico: non aspettatevi la vastità delle mappe di Battlefield 3 ma bensì mappe più piccole in modo da avere scontri più frenetici rispetto a quest'ultimo. Un altra novità è la Modalità Lega: un mix di scontri tra cui Dominio, Deathmatch a squadre e Conquista Posizione Dati per far si che ogni giocatore possa scalare la classifica Online. Insomma le modalità sono molte e inoltre il Matchmaking è velocissimo anche se abbiamo riscontrato problemi di connessione, il che rende snervante proprio adesso l'attesa di una nuova patch che corregga tale problemi.

La Modalità Zombi è sicuramente più interessante rispetto a quella del primo Black Ops: potremo affrontare orde di non morti in una lotta alla sopravvivenza insieme ad altri 3 giocatori (o bot) oppure, nella modalità a squadre, dovremo difenderci dagli zombie ed alla fine potrà prevalere solo una fazione. Alcuni potrebbero pensare che trattandosi di competitività tra 2 gruppi si possa scagliarsi contro i rivali ma non è così: ognuno dovrà pensare solo al bene dei propri alleati e ad accumulare più punti. Alla fine anche questa modalità ci ha convinti anche se l'offerta è scarna: solo tre mappe che in futuro, quasi certamente, verranno ampliate tramite DLC.

Parlando di effetti sonori forse sono più corposi e credibili rispetto a Modern Warfare 3 soprattutto per quanto riguarda le armi, mentre il doppiaggio italiano è su ottimi livelli grazie anche alla presenza di Giancarlo Giannini che da voce a Raul Menendez. La colonna sonora è strepitosa con pezzi elettronici di Jack Wall e di sua maestà Trent Reznor (frontman dei Nine Inch Nails) che,vista l'ambientazione futuristica, ricordano quelli di Deus Ex e Mass Effect.





 
Concludendo ci troviamo di fronte a un prodotto strepitoso, forse il miglior CoD di sempre. La campagna a finali multipli è di uno spessore e di un'intensità come pochi giochi oggi giorno sanno offrire, il comparto multiplayer si è rivelato sontuoso con tantissime modalità, tante armi, tanti equipaggiamenti e mappe strutturate in maniera tale da offrire molti approcci e dare poco spazio ai cosiddetti ''camper''. Sono tutte caratteristiche che avevamo anche nei precedenti CoD ma che in questo capitolo Treyarch ha saputo far evolvere creando una modalità che vi terrà impegnati per mesi e mesi. Peccato solo per la Modalità Zombi che, pur essendo una spanna sopra quella del primo Black Ops, presenta poche mappe e difficoltà forse un pelino elevata portando più alla frustrazione che al divertimento.

Voto 9/10



martedì 13 novembre 2012

CALL OF DUTY: Black Ops II - L'Unboxing della "CARE PACKAGE" Edition

Direttamente dalla Silu's Planet Special Location, Vi proponiamo l'Unboxing della CARE PACKAGE Collector's Edition in versione PS3 di CALL OF DUTY: Black Ops II, l'attesissimo ed ennesimo capolavoro di Activision. Buon Divertimento.










martedì 6 novembre 2012

Call of Duty Black Ops II (PC/PS3/WiiU/XBOX360) - Un video di "dietro le quinte" sulla colonna sonora del gioco

Uno sguardo dietro le quinte al "Making Of" della colonna sonora per Call of Duty Black Ops II, registrata ai mitici Abbey Road Studios di Londra. Il video ha per protagonista Jack Wall, il leggendario compositore di colonne sonore per i videogiochi che illustra la direzione artistica e musicale che si nasconde nel gioco.


lunedì 29 ottobre 2012

Call of Duty: Black Ops II (MULTI) - Il Live Action Trailer 'Sorpresa'

Il Live Action Trailer ufficiale di Call of Duty: Black Ops II 'Sorpresa' ci porta nel frenetico mondo degli armamenti del prossimo futuro.

Prima di lasciarvi alle immagini vi ricordo che il gioco sarà disponibile in tutto il mondo dal prossimo 13 Novembre per PC, PlayStation 3 e Xbox 360 e il 30 Novembre per WiiU.

mercoledì 17 ottobre 2012

Call of Duty: Black Ops II(PC/PS3/XBOX360/WiiU) - Il trailer di lancio del gioco

Il 2025 non è mai stato così vicino, il perchè ce lo mostra il trailer di lancio di Call of Duty: Black Ops II. Sicuramente dalle immagini, che vi proponiamo qui sotto, si evidenzia già l'ottimo lavoro fatto da Treyarch, ora non ci resta che aspettare il 13 Novembre prossimo per poterci giocare!


mercoledì 10 ottobre 2012

[RUBRICHE] FILTER RIFLE: Episodio 2

Non perdeteVi la seconda puntata della rubrica video del nostro "Filter". 

Argomenti del giorno: La crisi del mondo videoludico - Dishonored - COD Black Ops II e FPS gameplaying - Le Videogiocatrici - Le Limited Editions - PC Gamers.

Buon divertimento e sotto con le domande che potete inviarci a: info@videogiocare.org o direttamente sulla nostra pagina facebook