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sabato 24 novembre 2012

Wonderbook (PS3) - La Nostra Recensione

A cura di Matteo 'Leynoz' Leynaud.

Considerare Wonderbook un videogioco (nella sua accezione comune) è sbagliato. Wonderbook è, prima di tutto, una esperienza, una esperienza che incomincia dalla scatola, grande, ammiccante nella sua finitura foil che impreziosisce il disegno de il 'Libro degli Incantesimi' come fosse un tomo raro. L'esperienza continua quando si prende il Wonderbook, vellutato al tatto, con copertina rigida ma soffice e le spesse pagine di cartoncino, che ricordano i robusti libri per neonati a prova di morso, con 12 pagine azzurre  piene di incomprensibili caratteri alieni.


Si inserisce il Blu-ray nella console e si affronta la (lunga) preparazione e installazione. Finalmente compaiono le prime immagini, si setta l'Eye Toy (la webcam HD per PlayStation 3) in modalità grandangolare, si seguono le ultime (ancora) istruzioni e incomincia la magia, letteralmente. Come in uno specchio ci guardiamo riflessi nel nostro schermo TV, ma il libro d'un tratto ha cambiato forma, mutando da buffo opuscolo blu, a magico e antico tomo che riluce di strani colori emanando energie arcane, e il controller Move è diventato d'un tratto un bacchetta magica nelle nostre mani, è venuto il momento di aprire le pagine del libro per scoprire i segreti che cela.

Si viene trasportati nell'universo caro agli amanti della saga di Harry Potter, scopriamo presto che avremmo a che fare con un un trattato di magia che ci insegnerà gli incantesimi di base che costituiscono il bagaglio di ogni studente di Hogwarts che si rispetti, si può chiedere di meglio? E così tra un racconto che si svolge in un teatro di marionette, che improvvisamente ha preso corpo sul Libro, e prove in cui veniamo catapultati all'interno di alcune suggestive location della più famosa scuola di magia, affrontiamo le varie prove, comprese quelle d'esame, necessarie a diplomarsi nei vari tipi di incantesimi. Sotto i nostri occhi, sopra il libro, o sul nostro tappetto e nell'aria attorno a noi vedremmo scorrazzare un vasto bestiario desideroso di uscire da quelle polverose pagine. 

A console spenta, a mente fredda, è il momento di fare considerazioni più... terra terra. Il Wonderbook sfrutta la tecnologia della Realtà Aumentata (RA), non l'ha inventata Sony, anzi la sua genesi si perde nelle nebbie antiche della tecnologia al punto che nessuno ne reclama la paternità, ma dalla seconda metà degli anni novanta incomincia a propagarsi la sua diffusione, soprattutto grazie agli sviluppi dell'elettronica di consumo, molti esempi sono presenti negli smartphone di ultima generazione o per restare nell'ambito videoludico abbiamo due famosi esempi con i titoli della serie Invizimals per PSP o con i giochi inclusi nel Nintendo 3DS. Diciamo che qui lo si mette in un sistema potente (PS3), con una periferica precisa (Move) e con una telecamera HD (Eye Toy), cosa non da poco.

Che il progetto non è tirato via si capisce dal fatto che campeggia sulla copertina del prodotto una scritta impegnativa: Con la partecipazione di J.K.Rowling. Lo si capisce dal fatto che la collaborazione tra SCEE London Studios e la Rowling, già collaudata con l'ambizioso sito/progetto Pottermore (fortemente voluto dall'autrice per dare continuità all'universo da lei creato dopo la conclusione della saga), qui è stata ulteriormente rafforzata, permettendo di linkare l'account Pottermore al gioco in maniera che i risultati raggiunti con il Libro degli Incantesimi vengano registrati anche su PC

Tecnicamente il libro è molto curato, si respira proprio l'atmosfera che i fan ben conoscono dai film, ciò che ne esce è sempre una gradita sorpresa e spesso le interazioni tra il giocatore e l'ambiente vi strapperanno un sorriso. Si capisce che non è stata comprata una licenza e messa lì, sperando di venderla, ma si è cercato di  far immergere il giocatore in Wonderbook il più possibile, rendendo il tutto un'esperienza di gioco indimenticabile, e ognuno ha fatto la sua parte, London Studio dal punto di vista tecnico e la più facoltosa signora del Regno Unito, la Rowling, nel mantenere i più alti possibili gli standard narrativi.

Quindi è un titolo perfetto? Tutt'altro, anzi di difetti ne ha e pure molti. I libri li hanno letti un po' tutti ma il Fan, quello con la F maiuscola è definito in un range di età che va dai 7 ai 12 anni (dopo si passa a twilight, ma questa è un'altra storia), l'ufficio marketing lo sa bene, e il titolo è rivolto a costoro. Non esiste una vera difficoltà, non per un difetto intrinseco della periferica (credetemi, quella l'esame lo passa a pieni voti) ma per scelta stilistica. Manca una sfida, non si può fallire e questo toglie ritmo al gioco, le lunghe parti narrative senza nessuna o quasi possibilità d'interazione non migliorano la sonnolenza serale che affligge il videogiocatore dopo le due di notte che si sente un po' cretino a pronunciare “expelliarmus” 5 o 6 volte cercando di modulare la voce (con voce potente! Ti incita il gioco) per non svegliare tutto il palazzo, ma sempre un po' più forte perchè altrimenti il microfono fa finta di non sentire. Quando sbaglierete il gioco vi delizierà con alcune (poche) frasi di circostanza e alle tre di notte vi piacerebbe vedere il narratore uscire dalle magiche pagine per vedere se potete strozzarlo... inutilmente. 

Sul lato tecnico qualche accorgimento va usato perché l'esperienza sia soddisfacente, la stanza deve essere ben illuminata e la cam messa in posizione abbastanza alta perchè se l'angolo tra le pagine del libro non è abbastanza elevato i caratteri speciali non vengono identificati e la “magia” svanisce, in tutti i sensi, su schermo e su di voi (e inevitabilmente vi succederà anche quando muoverete il libro in un angolazione atipica, per vedere un oggetto apparso da un'inquadratura particolare o per vedere quanto è fatto bene e d'un tratto lo vedrete sparire).

E qui si tirano le fila, tre persone hanno giocato questo gioco al fine di scrivere questa recensione, Mia nipote di 7 anni, grande fan del maghetto con la cicatrice, mia figlia di (quasi) 4 anni ed il sottoscritto (sulla cui età si può soprassedere). Mia nipote gli darebbe 11/10 se potesse, i suoi occhi erano rapiti dalla magia, era letteralmente ammaliata dal poter lanciare quegli incantesimi che i suoi beniamini hanno usato sul grande schermo in mille circostanze, ed è addirittura stata timorosa di fronte ad alcune delle creature più minacciose comparse dal Wonderbook, al punto da allontanarsi dallo schermo per sottrarsi alla loro minaccia. Gli occhi dell'innocenza hanno vissuto una potente ed indimenticabile esperienza in un universo a lei caro. Mia figlia ed io lo abbiamo giocato assieme, dato che era ancora troppo piccola per eseguire i (comunque semplici) movimenti necessari a lanciare gli incantesimi, ma si è divertita molto ad interagire col corpo tutte le volte che poteva, o a maneggiare gli oggetti preposti allo scopo, come me però la sua soglia di attenzione e di interesse tendeva a svanire dopo una mezz'ora. Anche per lei la magia era totale e più di una volta mi ha chiesto di giocare al “libro di Harry Potter”, magari per rivedere un frammento che le era piaciuto molto, diciamo che per noi vale un buon 7/10.

In conclusione il voto che questo gioco si merita è un bel 8, con qualche precisazione. Se siete fan di Harry Potter, se avete meno di 14 anni, se siete casual gamer che pensano che mmorpg sia una parola che pronunciano i Troll, allora questo è un gioco che lascerà un segno indelebile nelle vostre sinapsi (ma ho un vago sospetto che se hai meno di 14 anni e ti piace HP difficilmente leggerai questa recensione). Se invece siete Hardcore-gamer che tra un partita di Fifa e Cod cercate un divertissement lasciate perdere, non c'è sangue. Se invece, come me, amate sperimentare quali vie si possano percorrere all'interno di quella vasta galassia che si chiama videogioco, quali progetti comunque coraggiosi vengono proposti, per vedere dove sta andando il futuro, se vi piace far finta ogni tanto di essere ancora bambini, o se avete bambini con cui giocarci, beh, dategli una possibilità, non vi deluderà. Oltre tutto ad un prezzo estremamente ragionevole (street price €39,90) per chi ha già il Move. 

Voto 8/10
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