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sabato 24 novembre 2012

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Hitman Absolution (PC/PS3/XBOX360) - La nostra recensione

Diana Burnwood ha smantellato l'Agenzia dall'interno. Ha distrutto codici di acceso informatici, linee di comunicazione e rivelato le identità di moltissimi degli assassini e delle persone che ne facevano parte. La nuova Agenzia, nata dalle ceneri della precedente, le sta dando la caccia ed è riuscita a trovarla, ben nascosta in una villa di Chicago assieme a Victoria, una ragazzina per cui la stessa Diana ha rischiato la vita pur di riuscire a trarla in salvo dal proprio destino. Il compito dell'Agente 47 è fin troppo facile da intuire: infiltrarsi nella villa, uccidere la persona che ha demolito l'Agenzia e prelevare Victoria. Essendo stato assegnato all'Agente 47, il compito sulla carta dovrebbe essere facilissimo, visto che è il più spietato Killer a sangue freddo in circolazione. Ma... ma Diana è sempre stata l'unico contatto di 47 all'interno dell'agenzia ed il coinvolgimento emotivo potrebbe giocare un ruolo fondamentale in questa missione. Il nostro Hitman la porta a termine, ma l'ormai ex collega, in punto di morte, gli chiede di trarre in salvo Victoria, disertare e fare luce sulla macchinazione in cui entrambi sono stati coinvolti. La trama che si svilupperà a partire da questo incipit narrativo vedrà 47 recitare talvolta il ruolo di preda, oltre che quello di cacciatore ed incontrare antagonisti che per follia e depravazione  non sfigurerebbero in un film dei fratelli Coen.



Hitman Absolution segue  di ben 6 anni l'ottimo Blood Money con l'obiettivo di saziare la sete di nuove avventure dell'Agente 47 da parte dei numerosissimi fan della serie. Dopo la nostra prova (di cui potete leggere QUI) in cui eravamo rimasti ben impressionati, vediamo se IO Interactive è riuscita a mantenere  anche sul prodotto finito l'ottimo standard qualitativo già riscontrato.
Partiamo dalla modalità Storia. L'avventura si dipanerà attraverso una ventina di missioni in cui dovremo eliminare il nostro obiettivo, alternate ad altre in cui noi saremo la preda e dovremo riuscire a sfuggire alla polizia o agli scagnozzi di turno, sempre rimanendo nell'ombra, lontano da sguardi "indiscreti" o destando sospetti. Per farlo potremo utilizzare tutte le abilità già messe in mostra da 47 nei precedenti titoli della serie, come sfruttare gli attimi di distrazione successivi al lancio di oggetti nelle zone sorvegliate dagli avversari o creando dei diversivi tramite degli elementi ben precisi dello scenario, ma la nostra arma principale rimane il travestimento
Dopo aver ucciso o neutralizzato una persona potremo infatti, prima di nasconderne il corpo, indossare i suoi vestiti. Questo ci renderà praticamente invisibili agli altri permettendoci di muoverci indisturbati, mentre se ad esempio saremo travestiti da poliziotto, una permanenza troppo lunga nel cono visivo di uno di loro ne attirerà in ogni caso l'attenzione, mentre ulteriori comportamenti sospetti ci renderanno ricercati e faranno saltare il nostro travestimento. Potremo naturalmente utilizzare i parecchi nascondigli sparsi per le aree di gioco finchè le acque non si saranno calmate, anche se a quel punto saremo costretti a cercare un nuovo travestimento. L'utilizzo delle armi è quasi sempre sconsigliato, a meno di non avere pistole silenziate e che i nostri nemici siano isolati dal resto della folla. A questo punto potremo utilizzare il Tiro Rapido, che ci permetterà di marcare le nostre vittime ed ucciderle in rapida sequenza. Il Tiro Rapido consumerà una certa quantità di Istinto, abilità che utilizzeremo ampiamente durante tutta l'avventura. Simile all'occhio di falco di Assassin's Creed, l'Istinto ci permetterà di trovare bersagli, NPC particolarmente pericolosi, zone dello scenario sensibili e, infine, di non dare nell'occhio quando entreremo nel cono visivo di personaggi che hanno il nostro stesso "abbigliamento". 
E' un'abilità che ci tirerà fuori da moltissime situazioni intricate ed ovviamente non può essere utilizzata all'infinito, visto che si consumerà gradualmente e dovrà essere ricaricata. Insomma, le nostre azioni devono essere sempre studiate e calcolate molto attentamente, valutando tutte le situazioni o gli elementi dello scenario che potremo utilizzare a nostro favore o che potremo usare come via di fuga. Il bello del titolo risiede non solo nel portare a termine i compiti assegnati, ma completarli nel modo più vicino possibile alla perfezione senza fare vittime non necessarie o farci scoprire e nel contempo realizzando uccisioni perfette. Un approccio  completamente stealth ci consentirà insomma di raggiungere punteggi altissimi, che ci permetteranno di sfidare nelle leaderboard sia i nostri amici che l'intera comunità mondiale.
La ricerca di punteggi più alti rappresenta uno stimolo alla rigiocabilità dei livelli, che trova il proprio apice nel completamento di tutte le sfide pensate dagli sviluppatori per ogni singolo stage ed impossibili da completare tutte in un singolo playthough. La conoscenza degli scenari ci consente di sfruttare fino in fondo anche l'estrema varietà del titolo, tangibile fin dall'inizio. In una delle primissime missioni dovremo infatti eliminare un bersaglio in una zona particolarmente affollata. La prima volta che affrontiamo il livello troviamo un vicoletto e, al primo piano, una stanza con all'interno un fucile da cecchino e una visuale perfetta sulla nostra vittima. Inutile dire che lo sparo attirerà l'attenzione della polizia ed impaurirà la folla. Lo spacciatore che corre subito nella propria stanza per controllare l'accaduto è una vittima perfetta cui rubare i vestiti e dileguarci verso l'uscita. La seconda volta decidiamo di agire in maniera differente e studiare i movimenti della vittima, accorgendoci che durante la sua routine rimane per qualche secondo da solo mentre espleta i propri bisogni fisiologici. Il nostro filo di nylon è un'arma perfetta e il cassonetto nelle vicinanze ci aiuta a disfarci della vittima ed uscire dall'area prima che chiunque si accorga di nulla. Situazioni del genere, dove viene stimolata la fantasia e l'inventiva del giocatore, sono sparse lungo tutto il gioco e rappresentano una vera e propria sfida nella sfida per i completisti e per coloro abbiano voglia di scoprire tutto ciò che è stato congegnato dagli sviluppatori. Purtroppo si ha spesso la sensazione che gli eventi siano troppo scriptati e che vengano innescati sempre e comunque dal nostro arrivo in una determinata zona dello stage.
Niente di trascendentale, ma la sensazione c'è e rimane. Un altro lato negativo è senza dubbio rappresentato dall'intelligenza artificiale dei nostri avversari, non propriamente brillante in alcune situazioni o troppo brillante in altre. A volte veniamo scoperti in maniera fin troppo rapida da parte di passanti con un abbigliamento simile al nostro o dalle forze dell'ordine, mentre una volta che il nostro stato passa a ricercato, gli scagnozzi o i poliziotti rimangono inermi pistola alla mano senza fare nulla ed aspettando semplicemente una nostra mossa. In generale queste lacune nell'IA non minano l'esperienza globale, visto si comporta egregiamente nelle situazioni di normalità e di solito una volta scoperti, nonostante le routine comportamentali zoppicanti, gli avversari riescono nella stragrande maggioranza dei casi ad ucciderci, complice anche un sitema di mira e sparo non certo ottimizzato al meglio e che non funziona per niente nel caso veniamo sopraffatti numericamente dai nostri avversari. Se stessimo valutando uno sparatutto l'avremmo già bollato come un insuccesso su tutti i fronti, ma Hitman Absolution è uno stealth game e va giocato come tale, di conseguenza i momenti in cui dovremo sparare all'impazzata saranno rarissimi. Detto questo, la storia si lascia giocare (e rigiocare) in maniera molto piacevole ed incuriosisce il giocatore dall'inizio alla fine, nonostante non brilli per originalità; giocarla a livelli di difficoltà più alti cambierà inoltre sia il numero di alleati che circondano ognuna delle nostre vittime che le situazioni in cui si troveranno, costringendoci ad elaborare sempre nuove strategie. 

La vera novità di Hitman Absolution è costituita però dalla modalità Contratti, che rende sostanzialmente infinito il titolo. Accessibile sia dal menù di pausa della storia che dal menù principale, la modalità utilizza le stesse ambientazioni e gli stessi personaggi e comprimari già visti nella storia. La differenza consiste nel fatto che cambieranno le vittime, l'ordine in cui dovremo ucciderle e talvolta anche le condizioni o il modo in cui dovremo ucciderle. La modalità contratti è una modalità online, pertanto i livelli che giocheremo saranno stati "creati" da altri utenti. Il processo di creazione è ciò che rende estremamente affascinante questa modalità, dal momento che IO Interactive non ha inserito nessun editor per crearli, ma ogni contratto va letteralmente giocato e portato a termine prima di poter essere condiviso con la comunità. C'è da scommetterci che gli utenti più fantasiosi riusciranno ad elaborare contratti elaboratissimi che metteranno a dura prova chiunque ci si voglia cimentare. Così come per la storia, anche il completamento di contratti nel minor tempo possibile e con le condizioni richieste garantirà punteggi altissimi, che potremo confrontare sia coi nostri amici che con tutto il mondo (sono addirittura suddivisi per aree geografiche e per nazione). Modalità davvero ben realizzata e non un semplice riempitivo tramite il quale mantenere il disco di gioco per qualche ora in più all'interno della console.
La grafica presenta alti e bassi: le ambientazioni sono molto ben caratterizzate, ma spesso le texture sono un pò troppo scialbe ed in generale tutto sembra un pò troppo grezzo. Anche i personaggi che fungono da "comparse" nelle ambientazioni più affollate potevano essere realizzati meglio, ma data la grande quantità a schermo in determinati momenti, si può chiudere un occhio. I personaggi principali, a partire dall'Agente 47, sono invece realizzati benissimo, sia a livello di texture che a livello di espressioni facciali durante le frequenti cut-scene, che contribuiscono a caratterizzarli ancora meglio. Alla loro caratterizzazione contribuisce anche un ottimo doppiaggio in lingua italiana. Le musiche sono davvero buone, specialmente quelle che sottolineano i momenti più drammatici che sono evocative e  rasentano la perfezione.


Tirando le somme, Hitman Absolution non è assolutamente un titolo perfetto e sostanzialmente ogni aspetto poteva essere realizzato con quel pizzico di attenzione in più che gli avrebbe garantito l'assoluta eccellenza. Ma... ma è estremamente avvincente e divertente. Le vicende della storia ci spingono a proseguire innanzitutto per la curiosità di vedere come va a finire e le diverse stategie con cui potremo affrontare ogni stage, ci spingeranno a giocarlo e rigiocarlo. La modalità contratti ci farà divertire guardando i livelli da diversi punti di vista ed a sottoporre i nostri all'intera comunità. Giocato con pazienza secondo le regole non scritte dello stealth game darà ai giocatori grosse soddisfazioni. Chi vuole sparare all'impazzata ha invece sbagliato titolo e può rivolgersi tranquillamente altrove, anche se vi consigliamo vivamente di dargli una possibilità sicuri che non ve ne pentirete. 

Voto: 8/10 
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