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lunedì 26 novembre 2012

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Playstation All-Stars Battle Royale (PS3/PSVita) - La nostra recensione

Fin dal lancio della sua prima console, avvenuto il 3 Settembre 1994 in Giappone e solo l'anno successivo nel resto del mondo, Sony ha ottenuto col marchio PlayStation un'incredibile sequela di successi, con ben 3 console da casa lanciate sul mercato ed altrettante console portatili. Gran parte del merito di questo successo è senza dubbio dovuto agli innumerevoli personaggi lanciati nel corso degli anni, molti dei quali entrati ormai di diritto nella storia dei Videogiochi: Nathan Drake di Uncharted, Kratos di God of War o, tornando alle origini, PaRappa di PaRappa the Rapper o Sly, protagonista dell'omonimo videogame. Ma anche serie sviluppate da terze parti hanno trovato il successo grazie a PlayStation. Impossibile non citare la saga di Tekken o quella di Devil May Cry. Bene, quest'anno Sony ha deciso di celebrare tutti i personaggi più rappresentativi dei suoi quasi vent'anni di storia raggruppandoli assieme all'interno di un unico picchiaduro: PlayStation All-Stars Battle Royale.


E' innegabile che la principale fonte di ispirazione per il titolo sia la serie Super Smash Bros, disponibile su Nintendo Gamecube e Nintendo Wii, che rappresenta anch'essa una summa della storia Nintendo in cui i personaggi se le danno di santa ragione in scontri che comprendono fino a 4 sfidanti in contemporanea. Superbot Entertainment ha sempre ammesso candidamente la somiglianza del proprio titolo con quello di Nintendo (QUI la nostra intervista al team di svilupo in occasione del Lucca Comics), rivendicando nel contempo alcune caratteristiche uniche. 
Vediamole nel dettaglio. Dopo la sequenza introduttiva in Computer Grafica che presenta in maniera piuttosto stilizzata tutti i protagonisti del titolo che di lì a poco andranno a menare le mani, siamo pronti a cominciare: le modalità in cui potremo cimentarci sono molteplici, sia per il Single Player che per il Multiplayer, locale ed online. In Single Player potremo innanzitutto giocare la modalità arcade, selezionando uno dei 20 personaggi inizialmente disponibili e seguendo la sua sottotrama, raccontata tramite schermate statiche in incontri dalla difficoltà e dal numero di avversari crescente. 
Già a partire da questa modalità avremo il nostro bel da fare visto che il gran numero di personaggi e gli stili di combattimento più disparati. Ci sono poi le prove di combattimento, dove avremo delle mini sfide da completare, sia generiche che dedicate al singolo personaggio e gli immancabili tutorial ed allenamento. Un titolo del genere conserva però la propria vera essenza nel Multiplayer. Potremo divertirci coi nostri amici in incontri ampiamente personalizzabili fino a 4 giocatori sia in modalita Tutti contro Tutti che a Squadre, sia a tempo che a punti. La stessa, ampia personalizzazione è consentita anche nei combattimenti online, che prevedono anche una modalità Torneo, dove potremo confrontarci con avversari da tutto il mondo. Insomma, ad una prima analisi il pacchetto sembra piuttosto ricco e verrà sicuramente ampliato tramite gli ormai immancabili DLC.
Il sistema di combattimento studiato da Superbot rende il gioco divertentissimo fin dall'inizio. Vengono infatti utilizzati i tasti triangolo, cerchio e quadrato per eseguire le mosse standard ed il tasto X per saltare. Tutto molto semplice. Abbinando però una direzione al tasto premuto le opzioni si allargano a dismisura.  Un'impostazione del genere è perfetta sia per i novizi che per coloro che vogliono un'esperienza di gioco più profonda e gratificante: dopo aver testato gli stili di combattimento di molti dei personaggi , possiamo affermare che il sistema prevede per ongi mossa una o più contromosse rendendo il titolo per gli esperti davvero molto strategico, anche se talvolta l'estrema velocità del titolo ci fa perdere per qualche attimo il senso dell'orientamento. In ogni combattimento, sia a tempo che a punti, il nostro scopo sarà quello di fare più uccisioni degli avversari. Per compiere le uccisioni dovremo riempire la barra posizionata in fondo allo schermo che ci consentirà di eseguire le mosse Super. I livelli di riempimento della barra sono 3: inutile dire che più sale il livello più la mossa Super diventa letale. L'esperienza e la conoscenza delle Super di ogni personaggio ci consentiranno di valutare il momento in cui utilizzarla: a volte è più conveniente realizzare una Super di primo livello che ci consente un'uccisione sicura piuttosto che attendere e rischiarne una di livello più alto. Nonostante il roster sia davvero variegato e gli stili di combattimento parecchio diversi, Superbot è riuscita a bilanciare in maniera impeccabile i punti forti ed i punti deboli di ognuno, sia esso un personaggio che ben si presta ad essere riprodotto in un picchiaduro come Kratos piuttosto che un PaRappa o una Fat Princess, solo all'apparenza meno performanti in un fighting game. 
Il risultato è stato ottenuto tramite un grande studio di ogni singolo personaggio ed una grande collaborazione ottenuta dagli sviluppatori delle IP originali. La grande passione con cui è stato sviluppato il titolo è evidente in ogni schermata ed in ogni scenario: i Superbot sono riusciti a catturare l'essenza di ogni personaggio in maniera egregia; ne sono un esempio le coperture inserite nel repertorio di Nathan Drake o tutte le armi di cui dispone Kratos condensate a meraviglia e disponibili con la pressione di un singolo tasto. La filosofia della mescolanza tra i vari titoli è poi evidentissima negli scenari, davvero vari e che abbinano contemporaneamente elementi di vari giochi: non si può non citare quello di God of War con Ade ed i soldatini di PaTaPon, che cantano e scatenano la reazione del Dio, oppure quello di Loco Roco che mano a mano che lo scontro va avanti si sfascia mostrando un Metal Gear Rex alle nostre spalle che ci bombarda coi suoi missili. Insomma, in più di un'occasione ci troveremo con un sorriso stampato sulla faccia divertiti dalle trovate inventate dai programmatori.
Il comparto tecnico è buono, coi modelli pligonali di ogni singolo personaggio che riproduce l'originale fin nei minimi dettagli e dal grandissimo numero di animazioni. Menzione particolare meritano poi gli scenari: ognuno dei tantissimi sfondi in cui ci ritroveremo a combattere sarà dotato di piattafome, diversi livelli e pericoli costanti, oltre al fatto che spesso muteranno durante gli scontri. Anche il giudizio sul sonoro non può che essere positivo: ogni personaggio è dotato sia delle proprie frasi tipiche (tutte doppiate in italiano) che dei propri motivetti. Tutto davvero ben fatto e confezionato egregiamente.
PlayStation All-Stars Battle Royale è infine il titolo che inaugura la funzione di Cross-Buy tra PS3 e PSVita: vale a dire che acquistando la versione PS3 avremo la possibilità di scaricare in maniera gratuita anche la versione per la sorella minore, scambiando i salvataggi tra le due versioni e riprendendo su una macchina la partita interrotta sull'altra. Le differenze fra le due versioni sono praticamente inesistenti ed è interessante affrontare nelle partite online indistintamente i possessori dell'una o dell'altra versione. Questa funzione è risultata indubbiamente interessante e speriamo che venga promossa su di un numero sempre maggiore di titoli. 

Dovendo tirare le somme non possiamo che premiare questa "operazione nostalgia" promossa da Sony e da Superbot: il prodotto confezionato è di pregevole fattura e soprattutto riesce a catturare l'essenza di tutti i personaggi e, più in generale, di tutti i giochi dai quali ha attinto. Giocato con degli amici raggiunge indubbiamente il suo apice mentre il Single Player servirà più che altro da allenamento per il multi e per sbloccare tutti le icone e tutti gli sfondi di ogni singolo personaggio. Passa davvero in secondo piano il fatto che il titolo sia  simile a Super Smash Bros dal momento che ci si diverte davvero molto giocandoci. Insimma, un plauso a SuperBot ed un plauso a PlayStation, che ha quasi vent'anni ma sembra non sentirli per niente.

Voto: 7,5/10 
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